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Ivrea non si dimentichi della biblioteca più alta d'Italia

Ivrea non si dimentichi della biblioteca più alta d'Italia

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Un appello all'Amministrazione comunale di Ivrea, all'assessore alla cultura Costanza Casali, al sindaco Stefano Sertoli e a Paolo Verri che si sta occupando di gestire i 500 mila euro del Ministero alla cultura (Mic) per Ivrea Capitale del libro. A lanciarlo era stata qualche tempo fa l'Associazione amici del Gran Paradiso che da più di 20 anni gestisce a Cà del Meist (la Casa del Maestro) una delle biblioteca più ad alta quota del mondo, di sicuro la più alta d'Italia. Oggi sono ritornati alla carica con un secondo volantino diffuso nei giorni scorsi. Hanno bisogno di sostenitori e di soldi per ristrutturare l'edificio e questa, manco a dirlo, poteva essere l'occasione. "E’ una delle 73 biblioteche del Sistema bibliotecario di Ivrea e del Canavese, uno dei tasselli vincenti del dossier che ha portato alla proclamazione di Ivrea Capitale del libro 2022 - scrivono - Ma la biblioteca della montagna di Ceresole Reale, a quota 1600 metri in alta valle Orco, nel cuore del versante piemontese del Parco nazionale Gran Paradiso, necessita di lavori all’edificio che l’accoglie...". La biblioteca realizzata, dall’Associazione Amici del Gran Paradiso, in un edificio di proprietà del Comune di Ceresole Reale concesso in comodato d'uso, è intitolata a Gianni Oberto Torino, avvocato di Ivrea, uno dei “padri” della Regione Piemonte, per 25 anni presidente del Parco del Gran Paradiso. Raccoglie oltre 3 mila volumi, tutti di montagna e cultura alpina. L’apertura è garantita da volontari o da studenti che durante l’estate salgono a Ceresole per periodi di stage. L’edificio che accoglie la biblioteca, inaugurata nel settembre del 1999, necessita di lavori nella parte delle fondamenta dove spesso si registrano allagamenti. L’Associazione non è in grado di sostenere da sola le spese per l’intervento, né tantomeno di dotare l’edificio di un impianto di riscaldamento, necessario per garantire l’apertura tutto l’anno. “Con 20 mila euro si riuscirebbe a fare tutto, ma per noi raggiungere questa cifra è impossibile - dicono all’Associazione - con le nostre entrate riusciamo a mala pena a pagare le bollette della luce e ad acquistare libri e riviste”. Chi volesse contribuire a sostenere la biblioteca può inviare un bonifico intestato a ASSOCIAZIONE AMICI DEL GRAN PARADISO - IBAN IT20W0853030860000810101141 - PRESSO BANCA D’ALBA - agenzia di Rivarolo Canavese GIANNI OBERTO
Gianni Oberto Gianni Oberto
Avvocato, incominciò la sua carriera nell'Azione Cattolica, percorrendo tutte le tappe della sua organizzazione, ma per la politica dovette attendere di ritornare dall'internamento in Germania; l'8 settembre 1943 era ad Ivrea quale difensore di un processo, con un'autorizzazione data sulla parola dal colonnello comandante la piazzaforte di Asti. Volle rientrare perché appunto aveva dato la sua parola di uomo e di ufficiale. Alle elezioni amministrative del 1951 fu eletto nelle lista della Democrazia Cristiana ad Ivrea e divenne capogruppo e tale rimase per 25 anni. Contemporaneamente era stato eletto consigliere provinciale per la provincia di Torino. Dal 1957 fu anche presidente del Parco del Gran Paradiso, presidenza che mantenne sino al giorno della morte; fu tra i promotori del Salone della Montagna. Dal 1965 al 1970 fu presidente della provincia di Torino, incarico che lasciò per entrare a far parte del Consiglio regionale da poco istituito e fu eletto per varie volte fino a diventare presidente del Giunta dal 1973 al 1975.
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