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16 Settembre 2015 - 18:54
Spunta a Torino un secondo possibile caso di 'ne bis in idem' (il principio giuridico in base al quale non si può essere processati due volte per lo stesso fatto) in un procedimento giudiziario per tumori da amianto: il caso è quello della Saca, società di Cavagnolo che per qualche tempo entrò a far parte della galassia Eternit. Il pm Francesco La Rosa aveva chiesto quattro condanne (due a quattordici mesi, due a dodici) ma gli avvocati difensori alla scorsa udienza hanno proposto al tribunale di sollevare una questione di legittimità costituzionale analoga a quella che, lo scorso 24 luglio, ha bloccato il maxi processo Eternit. I legali, infatti, affermano che i quattro imputati devono rispondere di condotte già contestate in un procedimento precedente, celebrato negli anni Novanta. La causa in corso a Torino, che riprenderà domani, riguarda tre casi di omicidio colposo e uno di lesioni colpose.
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