“Credo che il tentennare a definire chi sarà la proposta per il nuovo candidato Sindaco sia un errore, se poi i pretendenti sono più di uno nella stessa maggioranza questo potrebbe essere un problema!” diceva il consigliere comunale Massimiliano Motta. Una frase che, tradotta, vuol dire: lì dentro, in Comune, si stanno “scannando” su chi correrà per il ruolo più illustre, anziché pensare ai problemi del paese. Di fronte ad affermazioni del genere ci si attenderebbe una reazione, da parte dei membri della giunta. E invece nulla. Che Motta abbia davvero colpito nel segno? Che le lotte intestine stiano realmente dividendo la maggioranza? Una mezza conferma (è più una non-smentita, che però alla fine è la stessa cosa) arriva dall'interno, dall'assessore Debora Spanò. “Non sempre le scelte all'interno della giunta sono state condivise” dice, lasciando intendere molto più di quello che dichiara. Poi aggiusta il tiro: “Ma d'altronde fa parte dell'indole umana avere preferenze per una linea piuttosto che per un'altra”. Sacrosanta verità. Che però forse non piacerà tanto al sindaco Marina Bertinetti. Volete sapere cosa dice lei, in merito? Non risponde, o meglio, dichiara di dover “andare a celebrare un matrimonio in Comune”, e di non poter rispondere. “Chiedete a qualcun altro”, dice, liquidando rapidamente la questione. E noi chiediamo a qualcun altro. Più precisamente al “sindaco ombra”, il vice Roberto Pignatta. “Non mi interessano questi attacchi, io penso semplicemente a portare avanti il mio mandato” dice lui, dimenticandosi l'uso di quel plurale maiestatis che di solito usano gli amministratori. Però esclude il Motta-pensiero, quello dei disordini all'interno della giunta. “Le marette e i litigi vengono inventati, non c'è nulla di reale. Finora quel che dobbiamo deliberare lo stiamo deliberando” conclude, recuperando in extremis il “noi” diplomatico. E davvero non potrebbe dire altrimenti. Ancora tutto fermo, quindi: non solo non si sa chi è in pole position per la candidatura al ruolo di sindaco (in maggioranza ovviamente), ma le “qualifiche” non sono ancora nemmeno iniziate. Manco le prove libere, a dirla tutta. Ma pensare che sotto sotto non ci sia movimento sarebbe da stupidi. “Non manca molto alla prossima tornata elettorale. Di certo qualcuno i suoi giochi li starà già facendo. Al momento, in questi giochi io non sono inclusa” punzecchia Debora Spanò. “Ma a prescindere da questi giochi, io non mi sento di escludere nessuna strada”, risponde quando le si chiede se è possibile una sua candidatura per il ruolo di sindaco. “Dopo quindici anni di amministrazione pubblica, avrei personalmente piacere di continuare. E il mio desiderio è quello di fare sempre di più. Non perché mi interessi la poltrona, ma perché mi piacerebbe coronare il lavoro fatto in tutti questi anni, al fianco dei cittadini di Castiglione”. Non dice: “mi candiderò a sindaco”, ma a buon intenditor...
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