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CASTELLAMONTE. Assolto dall'accusa di spazzio d'hashish a minorenne

CASTELLAMONTE. Assolto dall'accusa di spazzio d'hashish a minorenne

Assolto con formula piena dall’accusa di spaccio di stupefacenti con l’aggravante di aver fornito hashish ad un minorenne, Marcello Basso, nel 2009. Questa la sentenza emessa martedì scorso dal collegio del Tribunale di Ivrea, presieduto da Carlo Maria Garbellotto, nei confronti di Marco Cornetto, ventenne residente a Castellamonte. La sentenza ha quindi ha fatto cadere l’intero castello accusatorio costruito dal pubblico ministero Ruggero Crupi, il quale aveva richiesto una pena ad un anno di reclusione per l’imputato.

Cornetto era finito nei guai in seguito ad una denuncia sporta dalla madre di Basso, costituitasi parte civile e difesa dall’avvocato Manuel Peretti. La donna temeva che il figlio potesse frequentare delle cattive compagnie, così quando il nonno del ragazzino, durante una giornata in piscina fra amici, aveva trovato del "fumo" nel pacchetto di sigarette del nipote, non aveva esitato a recarsi dai carabinieri per denunciare il fatto.

Molto soddisfatto per l’esito del processo l’avvocato difensore di Cornetto, Celere Spaziante, che durante la sua discussione ha posto più volte l’accento su tutte le inesattezze e le contraddizioni emerse durante le dichiarazioni dei testimoni della accusa e della parte civile. "Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto - ha commentato Spaziante -. Con la sentenza pronunciata oggi si è fatta una fotografia quanto mai attendibile di tutte le bugie e le menzogne raccontate in tutta questa storia. Si rischiava di pregiudicare per sempre la vita di un giovane ragazzo, ma per fortuna non è andata così".

Di umore completamente opposto Manuel Peretti, che non solo ha visto rigettare la richiesta condanna di un anno per l’imputato, a cui si era associato, ma anche la richiesta di risarcimento dei danni morali quantificati in 5000 euro. "Al momento – ha tagliato corto Peretti - non voglio rilasciare molti commenti, mi riservo di leggere le motivazioni del collegio. Già da ora posso però garantire che questa vicenda non terminerà qui".

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