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02 Ottobre 2017 - 10:26
L'ex sindaco Paolo Mascheroni
Il Comune contro l’ex sindaco Paolo Mascheroni imputato per turbativa d’asta e falso ideologico insieme all’ex vice Giovanni Maddio ora all’opposizione. Oltre a loro la Procura di Ivrea ha chiesto il rinvio a giudizio anche per il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Aldo Maggiotti, dal 1° luglio in pensione. Al processo il Comune di Castellamonte si costituirà parte civile. La ha annunciato, tra un taglio del nastro e l’altro durante la Mostra della Ceramica, il sindaco Pasquale Mazza: “Io e tutta la mia maggioranza abbiamo deciso così perchè abbiamo ritenuto tutelare l’immagine della Città, che da questa vicenda ne esce ammaccata. Per tutelarci ci siamo rivolti all’avvocato Giuseppina Solazzo del Foro di Torino”.
Stralciata, invece, la posizione di Roberta Bersano, assessore poi dimissionaria ai tempi della giunta Mascheroni (tra i motivi delle divergenze c’era proprio la gestione degli appalti) ed oggi vicesindaco al fianco di Pasquale Mazza. Richiesta anche l’archiviazione per il titolare dell’impresa, Maurilio Savoia Carlevato (candidato alle ultime elezioni nella lista di Maddio).
L’udienza preliminare davanti al giudice è fissata per lunedì 9 ottobre a Ivrea.
L’inchiesta, coordinata dal Procuratore capo Giuseppe Ferrando, e condotta con i carabinieri del nucleo ecologico, era partita da una segnalazione arrivata proprio ai militari da parte di un dipendente comunale il quale aveva fornito il numero di protocollo relativo ad un bando di gara che si sarebbe dovuto chiudere il 3 giugno successivo, per due lotti di lavori nelle vie Montebello, Rantano, Masero e Canton Talentino. Peccato che quelle opere fossero già state realizzate tra il 2013 e il 2014.
Secondo la Procura il tentativo di aggirare le leggi è cristallino facendo, prima, svolgere i lavori, e preparando soltanto successivamente la gara d’appalto, per far vincere colui che li aveva realizzati, giusto per pagarlo.
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