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10 Gennaio 2019 - 21:01
È bastato cominciare a sanzionare per ridurre la velocità dei veicoli nei tratti dell’eporediese che più erano caratterizzati da guide spericolate ed eccessi di velocità. Questo quanto succede in quel di Carema da qualche anno. Anche per il 2019, l’amministrazione della città ha deciso di rinnovare l’accordo che prevedere il posizionamento dei veloOk lungo la statale in alcuni giorni durante l’anno. Il Sindaco Giovanni Aldighieri ha deciso di accordarsi per monitorare la ss 26. Per indurre gli automobilisti a rallentare, qui il primo cittadino aveva già realizzato la rotonda, all’ingresso del Comune, facendo espropri (cosa che aveva scatenato le polemiche da parte di alcuni proprietari del Comune) e investendoci soldi comunali (perché l’Anas non avrebbe scucito un centesimo). I bidoncini arancioni, dal 2016, anno di entrata in funzione, sono presenti all’inizio del paese, nel tratto dalla rotatoria in questione e fino al confine con Ponte Saint Martin. In questo caso l’ufficio di polizia municipale non è molto “assortito” ma i controlli verranno gestiti attraverso accordi in seno all’Unione dei Comuni Mombarone (con Settimo Vittone, Nomaglio, Andrate). Il VeloOk, è un dissuasore di velocità, spesso utilizzato in serie di più elementi in tratti di strada sufficientemente lunghi. Uno Speed Check è un dispositivo cilindrico, di colore vistoso, spesso arancione, posizionato di fianco alla strada. Al suo interno potrebbe contenere un dispositivo di controllo velocità, simile all’autovelox. Il principio di funzionamento si fonda sul principio della deterrenza: visto che chi passa non ha idea in quale VeloOk è presente il dispositivo di controllo velocità, o addirittura, se è davvero presente, è portato a rispettare il limite di velocità in tutto il tratto stradale in cui sono installati gli Speed Check.
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