CALUSO. La Diocesi soccorre l'asilo Guala: scongiurato il fallimento

L’asilo “Guala” è salvo. L’ente morale che ha sede a Palazzo Valperga Barone, dunque, non rischia più il fallimento.  L’ha annunciato il consiglio d’amministrazione presieduto da don Loris Cena in una conferenza stampa della scorsa settimana. Una lieta notizia arrivata solo grazie al lavoro degli avvocati Marino Bin e Federica Stevenin, che in questi due anni hanno seguito la causa civile conclusasi a Palazzo di Giustizia a Torino. Davanti al giudice Rizzi, il curatore fallimentare Vigna per  Ed.Ar.T. ha rinunciato a qualsiasi diritto nei confronti dell’istituto, dietro però al pagamento di 120 mila euro da versare in tre anni (cifra ben inferiore a quella richiesta inizialmente, pari a 520 mila euro). Il presidente dell’ente, don Loris Cena, parroco di Caluso, nel corso della conferenza stampa ha anche annunciato che quei soldi saranno prestati dalla Diocesi d’Ivrea, grazie al buon cuore del Vescovo Monsignor Aldo Cerrato. Resta ancora aperta la partita penale per l’individuazione delle eventuali responsabilità di speculatori, che avrebbero portato l’asilo ad una situazione del genere. La vicenda giudiziaria era iniziata un paio d’anni fa ed era legata al fallimento della ditta Ed.Er.T, la società a cui erano stati affidati i lavori per la realizzazione del micronido. Il cda in carica si era dimesso e da quel momento era partita una corsa contro il tempo nel tentativo di cercare di salvare l’asilo, un’istituzione nata 160 anni fa e che oggi ospita centinaia di bambini. In soccorso dell’asilo si erano esposti, con donazioni, i calusiesi arrivando a raccogliere addirittura 72 mila euro, soldi che serviranno a pagare i creditori.  Soddisfatto per il risultato ottenuto il sindaco Marco Suriani: “Si è vinta una battaglia grazie al lavoro del cda degli avvocati. A fronte di questa situazione io mi ero esposto chiedendo le dimissioni del vecchio consiglio d’amministrazione”.