Calcio. Promozione. Girone A. La Chivasso si accende: arriva la prima vittoria

Il “miracolo di Natale” regala la prima vittoria in campionato del La Chivasso. Successo meritato quello dei biancorossi contro lo Sparta Novara. Tre punti che danno morale e soprattutto rilanciano le quotazioni salvezza della squadra di Paolo Scirè che rosicchia tre punti alla Dufour Varallo. Il 2018 si chiude quindi con la prima sospirata gioia che consente di vivere un Natale un po’ più sereno. La prestazione chivassese è stata decisamente positiva: il debutto di Doria al centro della difesa ha dato una maggior solidità e compattezza ad un gruppo che ha fatto delle ripartenze la chiave determinante per arrivare al successo. Dopo una buona occasione capitata sui piedi di Oglino, La Chivasso sblocca la contesa al 15’: Davide Ignazzi ruba un pallone a Fratton e dà il la ad un contropiede letale che viene rifinito dall’assist di Mascolo per l’inserimento vincente di Simondi che non sbaglia al cospetto di Accordino. La Chivasso galvanizzato e Sparta Novara che arranca nonostante abbia le occasioni migliori del match. Repossini impegna Ignazzi, poi in mezzo all’area non ha il guizzo giusto per incidere. Chi invece non sbaglia è Varacalli che poco oltre la mezzora disegna una parabola imparabile per Accordino direttamente su calcio di punizione. Partita che sembra in discesa per i chivassese, ma tutto cambia in appena 60”. Prima Mascolo si fa espellere per un ingenuo fallo di reazione, poi Repossini buca centralmente la difesa di casa e accorcia le distanze. Nella ripresa si gioca praticamente ad una porta sola. Lo Sparta Novara attacca a testa bassa e La Chivasso rintuzza di tutto e di più e prova a colpire in contropiede. La scena se la prende Marco Ignazzi che con due prodigi nega la gioia del gol a Repossini. I biancorossi sanno soffrire e nel finale trovano la forza per mettere al sicuro la vittoria. Borghi si trasforma in “Bulldozer” e con una progressione impressionante abbatte gli avversari e inchioda Accordino. All’Ettore Pastore si torna a fare festa dopo un digiuno lungo e desolante.