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02 Marzo 2017 - 09:45
Il massimo con il minimo sforzo. Basta un rigore (generoso) al San Maurizio Canavese, per prendersi la vittoria nel sentito derby con il Mathi Lanzese. Una vittoria quantomai sofferta per la compagine di Andrea Di Muro, decisamente sottotono e meno brillante rispetto agli standard a cui ha abituato gli addetti ai lavori. Di contro, il Mathi Lanzese avrebbe meritato qualcosa di più, ma come confermerà Ramin Binandeh a fine partita la stagione degli orange è sempre più caratterizzata dalla carenza di gol. Non a caso quello del Mathi è il terzo peggior attacco del girone, che non riesce mai ad impensierire la miglior difesa del campionato. I 22 punti di differenza in classifica tra le due compagini, tuttavia, non si vedono affatto in un match avaro di spettacolo che vede il San Maurizio partire meglio, salvo poi crollare vistosamente nella ripresa quando è invece il Mathi Lanzese ad avere in mano il pallino del gioco.
Il 4-3-3 di Di Muro sembra destinato ad offrire un’altra prestazione ad alti ritmi dopo la fulminea occasione di Dosio (sinistro sull’esterno della rete), invece funziona ad intermittenza e quando si spegne lascia agli ospiti, posizionati in maniera speculare, l’inerzia del match. Senza lo squalificato Trussardi, il Mathi si scopre Clori-dipendente e vive solo delle giocatore del numero 10, il quale predica però nel deserto. Al 20’ l’esterno riceve palla e si accentra scartando due difensori, ma il suo destro ad incrociare si spegne abbondantemente a lato. L’azione è l’emblema della partita del Mathi, che al 26’ si fa sorprendere da una micidiale ripartenza di Palma. Il numero 11 si libera prima di Baldo poi di Frittella, entra in area e trova il contatto che l’arbitro giudica falloso: dal dischetto Mezzela (nuovo rigorista designato dopo gli errori di Alestra) non sbaglia, spiazzando Cuppone con l’aiuto del palo. Il primo tempo si chiude di fatto qui e nella ripresa si assiste a tutt’altro incontro: il San Maurizio passeggia spaesato per il campo, mentre il Mathi Lanzese prova a rientrare in partita proiettandosi in avanti, ma senza affondare il colpo nonostante gli spunti personali del solito Clori e i piazzati di Machetta. Il risultato non cambia più, anche se il pareggio sarebbe stato il giusto premio per Macario e compagni, che domenica si giocheranno una grossa fetta di salvezza contro l’Ivest.
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