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05 Ottobre 2016 - 09:28
Una vittoria contro il Borgovercelli avrebbe reso giustizia alla buona prestazione fornita in campo, ma soprattutto avrebbe consentito al Settimo di onorare nel migliore dei modi il piccolo Jacopo Borrello, fratello dell’attaccante delle violette Francesco e figlio del dirigente della Prima squadra Leonardo, stroncato la scorsa settimana, a soli tre anni, da una leucemia fulminante. Di fronte ad una simile tragedia il calcio passa in secondo piano, ma come si suol dire lo spettacolo deve tuttavia proseguire.
Non prima che venga osservato un minuto di raccoglimento che tocca il cuore di tutti i presenti in campo e sugli spalti. “Ciao Jacopo, sempre nel nostro cuore”, recita uno striscione a bordo campo, affisso accanto alla panchina del Settimo, mentre in tribuna il gruppo ultras Brutte Facce è tornato per l’occasione a sostenere da vicino la squadra ed in particolare la famiglia Borrello. “Non c’è stella che brilli più di te! Jacopo sempre con noi”, il messaggio mostrato dai tifosi del Settimo. In campo l’abbraccio dei giocatori con il lutto al braccio e in panchina gli occhi lucidi di Francesco, il quale ha chiesto a mister Viola di essere convocato ugualmente. Sentirsi parte integrante di un gruppo può aiutare più di ogni altra cosa a superare anche le ingiustizie più crude.
A livello sportivo, invece, l’unica ingiustizia subita dal Settimo è di essere uscito dal confronto sconfitto nonostante una discreta prestazione al cospetto di una squadra più attrezzata ed esperta, che ha saputo capitalizzare al massimo le poche occasioni create, agevolata anche da una conduzione arbitrale che ha lasciato a desiderare. La sfida è stata per certi versi equilibrata, avara di spettacolo e occasioni, decisa nella ripresa da una doppietta di De Lorentiis che ha anche fallito un calcio di rigore. “Impossibile giocare su questo campo”, dirà a fine partita il tecnico ospite Petrucci; un pensiero condiviso anche da Cristian Viola, consapevole che il terreno di gioco sia penalizzante anche per i suoi giocatori. Che, pronti via, si divorano il vantaggio con Pinzone, il quale non arriva per un nulla su un pallone invitante. L’approccio del Settimo non è però quello solito e gli interpreti del 4-3-3 messo in campo dal tecnico non mordono come dovrebbero. Il Settimo trova il gol al 24’, annullato per fuorigioco di Padoan, ancora in ritardo di condizione. Ad un primo tempo noioso segue una ripresa briosa, resa tale anche grazie al vantaggio del Borgovercelli dopo 9 minuti con De Lorentiis che approfitta di un’ingenuità della retroguardia settimese. Viola passa ad un 4-4-2 più accorto, ma il Settimo ci prova solo dalla distanza - senza fortuna - con Pinzone e Campanaro. Il mediano viola è poi (suo malgrado) protagonista in negativo quando sgambetta De Lorentiis al limite dell’area: per l’arbitro è invece rigore, che il numero 9 si fa respingere da Dinaro. Il duello tra i due si ripropone a tempo scaduto per un fallo (inesistente) di Renegaldo su Secci: questa volta, però, dal dischetto De Lorentiis non sbaglia e regala i 3 punti ai suoi. “È stata una settimana difficilissima, ma la sconfitta non è affatto una scusante - ammette Viola -. Non c’è stata la giusta cattiveria, soprattutto sulle seconde palle, senza la quale non riusciamo a pungere”.
SETTIMO-BORGOVERCELLI 0-2
Marcatori: st 9’ e 45’ De Lorentiis.
Settimo (4-3-3): Dinaro 7; Nicolini 5.5 (34’ st Borrello ng), Chiumente 6, Benna 6, Patrone 6; Fassari 6, Campanaro 6.5, Gottardo 5.5 (10’ st Renegaldo 5.5); Salvadego 6 (18’ st Baracco 5.5), Padoan 5, Pinzone 5.5. A disp. Fornaro, Infantino, Rubino, Sansone. All. Viola.
Borgovercelli (4-4-2): Moretto 6; Mirinioui 5.5, Canino 7, Bertolone 6.5, Miglietta 6; Bertola 5.5 (37’ pt Pregnolato 6), Ferrarotti 6, Lazzarini 7, Berzero 5.5 (32’ st F. Petrillo ng); De Lorentiis 6.5, Secci 6 (46’ st M. Petrillo ng). A disp. All. Donetti, Comparello, Cino, Ravasi. All. Petrucci.
Arbitro: Azzaro di Aosta 5.
Note: Dinaro (38’ st) respinge un calcio di rigore a De Lorentiis.
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