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CALCIO. PROMOZIONE. Caselle, vietato retrocedere

Da qui alla fine del campionato l’imperativo per il Caselle sarà uno solo: evitare la retrocessione. Già, perché, partita dopo partita, la situazione dei rossoneri si fa sempre più complicata e in via alle Fabbriche si cominciano seriamente ad intravedere gli spettri di un mancato mantenimento della categoria. Inaccettabile, per la società del presidente Pertosa, compiere un doppio salto all’indietro dopo la retrocessione della passata stagione dall’Eccellenza. Che la stagione fosse iniziata con ben altre ambizioni è ormai noto a tutti, così come le problematiche che nel dicembre scorso hanno portato prima all’addio di una decina di giocatori, poi a quello del tecnico Alessandro Goria, il cui ciclo si è esaurito dopo cinque anni e mezzo. Il compito di risollevare  in classifica i rossoneri è stato affidato ad Andrea Aimone, promosso in Prima squadra dai Giovanissmi Fascia B, che dalla sua ha sicuramente portato entusiasmo e tanta voglia di emergere. Se questo possa bastare non è dato saperlo, ed è comunque presto per dirlo. La parola spetta come sempre al campo ed è lì che il Caselle dovrà cercare di trovare i punti necessari per scrollarsi di dosso ogni tipo di paura e tornare a rivedere il sereno. La rosa giovane non gode certo di esperienza e, come se non bastasse, nelle ultime settimane è stata falcidiata dalle decisioni del Giudice Sportivo. Ecco perché dopo la sosta pasquale servirà scendere in campo con il coltello tra i denti per raggiungere l’obiettivo minimo che ormai sembrano essere i playout. Restano sei gare ed il calendario è tutt’altro che proibitivo per il Caselle.

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