«Stasera do le dimissioni». Alessandro Goria domenica lasciava il campo di via Alle Fabbriche scuro in volto, minacciando di abdicare dopo aver assistito all’ennesima sconfitta (la quarta consecutiva) del suo Caselle. Una squadra troppo brutta per essere vera, battuta in casa 4-2 dal PontDonnaz HoneArnad. Perdere contro la capolista ci può stare ma, più che il risultato finale, a ferire l’orgoglio dell’allenatore rossonero è l’atteggiamento dei suoi ragazzi che occupano il terz’ultimo posto della classifica, con appena 5 punti conquistati in sette giornate. Un bottino alquanto misero per una compagine che si presentava ai nastri di partenza per provare a risalire in Eccellenza. Nemmeno i più pessimisti avrebbero potuto immaginare un avvio di stagione tanto travagliato per i rossoneri, figuriamoci Goria che in estate ha costruito l’organico: «Forse ho sbagliato a pensare che la squadra fosse più brava, faccio mea culpa anche perché ho creduto che giocando bene si potesse vincere. Non mi piace abbandonare la barca, ma ho visto una squadra senza mordente, senza capo né coda. Purtroppo in situazioni del genere o si cambia l’atteggiamento, o i giocatori, o l’allenatore: più facilmente la terza opzione. I ragazzi non riescono a seguirmi - continua Goria -, non tanto a livello tattico quanto mentale e questo è ancora più grave. Magari se arriva qualcun altro riesce a tirar fuori qualcosa di buono. Se il problema è che non mi sopportano più è giusto che io mi faccia da parte. Queste pseudo dimissioni non sono per dare un segnale, ma solo per trovare una soluzione per il bene del Caselle». Ecco allora la decisione di dimettersi, proprio come era già successo nella passata stagione. Ora come allora, però, la società ha respinto le dimissioni confermando la fiducia al proprio allenatore. Il presidente Pertosa e il direttore generale Ramacogi vogliono prima confrontarsi con la squadra per capire quali siano le ragioni di una simile crisi di risultati. «Sono preoccupato per la situazione - dice il Pertosa -, sulla carta questa squadra non vale la posizione di classifica in cui si trova. Con Goria abbiamo un rapporto consolidato e in questo momento non è in discussione». La società valuterà attentamente quali provvedimenti prendere solamente dopo aver fatto chiarezza e aver trovato una soluzione che possa riportare un clima sereno a Caselle. «Non è possibile - conclude Goria - che dopo un quarto d’ora si cammini per il campo, soprattutto se si è giocatori di vent’anni. A mia discolpa posso solo dire che mi mancano giocatori fondamentali come Valpreda e Salerno su cui vorrei poter basare la difesa». La sensazione è che presto a Caselle qualcuno pagherà e, una volta tanto, non sarà l’allenatore come troppo spesso accade. CASELLE-PONTDONNAZ HA 2-4 MARCATORI: pt 6’ Saponaro, 18’ Borettaz, 21’ Sterrantino; st 2’ rig. Saponaro, 22’ Sterrantino, 43’ Destrotti. CASELLE: D’Elia, Moioli (1’ st Di Marco), Vasario, Magnetti, Antonacci (23’ st Maccagno), Fioccardi, Torre, Todella (33’ pt Modini), Saponaro, Cesarò, Greco Ferlisi. A disp. Santacroce, Fiorilli, Prezioso, Longhitano. All. Goria. PONTDONNAZ HONEARNAD: Caresio, Meraglia (30’ st Curta), Vitale, Dotelli, Borettaz, Moretto, Della Rosa (33’ st Borrione), Menegazzi, Sterrantino, D’Agosto, Destrotti (23’ st Alessi). A disp. Marino, Coccato, Ficarra, Longis. All. Massari. ARBITRO: Bortolussi di Nichelino. NOTE: espulso Cesarò (39’ pt).
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