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CALCIO. Goria: «Resto al Caselle solo per un campionato di vertice»

CALCIO. Goria: «Resto al Caselle solo per un campionato di vertice»

Il tecnico del Caselle, Alessandro Goria

La retrocessione in Promozione fa ancora male in casa Caselle, soprattutto per chi ha creduto nella salvezza e nelle possibilità della propria squadra fino alla fine della stagione. Alessandro Goria si è dovuto arrendere solamente di fronte all’evidenza, nonostante un playout contro l’Omegna terminato 0-0 dopo i tempi supplementari che ha sancito l’addio del Caselle all’Eccellenza. L’allenatore rossonero si augura sia solamente un arrivederci ed è pronto a rimettersi in sella per riportare subito in alto la società. A patto che il Caselle soddisfi le richieste del tecnico. «Al momento stiamo in stand by ma questa sarà la settimana decisiva - commenta Goria - per cominciare a pensare al futuro. Io ho fatto le mie richieste e la dirigenza ne ha preso nota, ora spetta a loro prendere una decisione. Il Caselle mi ha dato fiducia nonostante la retrocessione e ha dimostrato di aver apprezzato il mio lavoro: questo è importante, ma ora bisogna capire quali sono le loro intenzioni». Il tecnico non nasconde le proprie ambizioni e chiede garanzie certe prima ancora di mettersi al lavoro, convinto che serva davvero poco alla squadra per tornare ad essere protagonista: «Ho chiesto espressamente di non fare un campionato anonimo - continua Goria -, lo accetterei solamente nel caso in cui si voglia far crescere una squadra costruita attorno a dei giovani interessanti.  Alla società ho chiesto di avere a disposizione un budget normalissimo per la categoria, senza alcun eccesso, per andare a prendere 3-4 giocatori di qualità oltre, ovviamente, alla conferma di alcuni elementi già presenti in rosa. L’importante è che si possa lottare per degli obiettivi concreti e che il campionato non sia finito già a gennaio... Mi piacerebbe si potesse fare come tre anni fa (quando il Caselle conquistò l’Eccellenza, ndr), ovvero partire in sordina per poi cercare di sorprendere tutti». Le condizioni di Goria sono queste: prendere o lasciare. «Se però la dirigenza non dovesse avere la garanzia economica per fare quel poco che ho chiesto, non accetterei di rimanere al Caselle. Se invece ci dovessero essere ancora le condizioni per continuare a lavorare insieme, ripartiremo più carichi di prima per stupire di nuovo con un buon campionato». Il secondo è, al momento, lo scenario più plausibile e Goria si dice pronto a collaborare con Stefano Marenco che, oltre a ricoprire il ruolo di responsabile del Settore Giovanile, sarà il nuovo direttore sportivo al posto di Giampaolo Tosoni: «Sarà lui a chiudere le trattative - afferma l’allenatore -, ma io gli darò una mano come ho sempre fatto con Tosoni, del resto. A tal proposito sono davvero contento per Tosoni: il suo approdo in una delle società più prestigiose del panorama è un premio anche per noi, che abbiamo creato un ottimo gruppo di lavoro. Gli auguro il meglio». 11
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