Dovrà avere spalle larghe e tanta voglia di vincere il successore di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus. Per reggere la pressione che una piazza come quella bianconera e per non interrompere bruscamente la striscia di otto scudetti consecutivi fin qui collezionata con Conte e Allegri. Il totoallenatore impazza. Se fosse stato libero il nome più sicuro era quello di Zidane. Prima di essere richiamato al Real si dice che Zizou avesse già fatto almeno una mezza promessa al club bianconero. Al momento l'unica certezza in casa Juventus è la separazione dal tecnico dei cinque scudetti, oltre al passo indietro di Pep Guardiola, che ha smentito categoricamente un suo futuro alla Juventus: "Quante volte ve lo devo ripetere - ha detto il tecnico catalano alla vigilia della finale di FA Cup con il Watford -? Non andrò a Torino, sto bene al Manchester City. Questo è il mio stato d'animo al momento, poi nel calcio tutto può cambiare. La prossima stagione potrebbe non essere altrettanto buona, ma sarò tecnico del City". Dalla finale di Fa Cup a quella di Champions League, un altro papabile è l'allenatore del Tottenham Pochettino. L'allenatore argentino, con avi di Virle, un paesino della pianura pinerolese a un passo da Torino, ha posto un grosso punto interrogativo sul futuro, rimandando tutto a dopo il 1 giugno: l'ingaggio rientrerebbe nei parametri, l'esperienza non manca, il gioco neanche per uno dei profili più intriganti del lotto. Tra i nomi più gettonati quello del ct francese Didier Deschamps, ex centrocampista e allenatore bianconero nell'anno in serie B prima di interrompere il rapporto a due giornate dalla fine del campionato per dissidi con la dirigenza: l'allenatore campione del Mondo con la Francia è però obiettivo difficile, visto il suo desiderio di proseguire alla guida dei transalpini. Voci che coinvolgono anche Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna dal gioco spregiudicato e offensivo ma senza quell'esperienza internazionale necessaria per tentare l'assalto alla Champions League, e Simone Inzaghi, che ha da poco alzato la Coppa Italia con la Lazio, con tanto di 'riconferma' da parte del presidente Lotito, forte anche del contratto in vigore. Per ora nessun contatto tra la dirigenza bianconera e l'allenatore dei biancocelesti, che in questi anni si è costruito una reputazione eccellente a suon di risultati: i piani del tecnico sono di restare alla Lazio, ma una chiamata della Juventus potrebbe cambiare il punto di vista di molti. Pare ormai troppo lontano Antonio Conte, a un passo dall'Inter e sul cui profilo è ancora presente il veto di Andrea Agnelli: non è mai stato un mistero il desiderio del tecnico salentino di tornare alla Juventus dopo la brusca fine del rapporto nel luglio 2014. Un peccato originale che il presidente bianconero non ha ancora assolto al suo ex pupillo. Nel totoallenatore compare anche il nome di Sarri, ma meno credibile per il suo passato, con tante frecciate alla Juve.
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