Alla fine l'Olimpico ha 'ruggito' come se fosse stata una vittoria decisiva, magari per qualche trofeo da mettere in bacheca. Invece il successo per 2-0 sulle Juventus che sui giallorossi aveva fino a questa sera 30 punti di vantaggio, è servito soltanto all'orgoglio, per via di una rivalità che nella capitale è sempre molto sentita. Ovviamente sono anche tre punti che tengono viva la speranza di andare in Champions: il quarto posto, attualmente dell'Inter, è a un solo punto, 62 contro i 63 dei nerazzurri, ma la squadra di Spalletti domani gioca a S.Siro contro il Chievo. Così a meno che la squadra veneta già retrocessa non ripeta il miracolo fatto proprio all'Olimpico contro la Lazio, il distacco della Roma da un posto per l'Europa che conta tornerà ad essere i tre punti che separano la squadra di Ranieri dall'Atalanta, e ai giallorossi non rimarrà che confidare nella rivale di questa sera, la Juve, che contro la Dea bergamasca reduce dalla finale di Coppa Italia se la vedrà nel prossimo turno. Intanto la squadra di Allegri incassa la terza sconfitta di questo campionato che ha dominato dall'inizio alla fine e in cui ora stenta per trovare gli stimoli giusti: infatti nelle ultime sette partite che ha giocato, in tutte le competizioni, ha vinto solo una volta. Oggi ha fatto meglio della Roma nel primo tempo, impegnando Mirante 'miracoloso' in tre interventi su Cuadrado e Dybala (due volte, di cui una finita sul palo), a cui i giallorossi hanno replicato con una traversa di Pellegrini. Così i bianconeri, oggi con la nuova maglia che fa già tanto discutere, al termine dei primi 45' hanno pagato il fatto di non aver concretizzato pur cercando spesso la via della rete (ma a ritmo cadenzato, non certo da Premier League). Nel secondo tempo Roma si rendeva pericolosa con El Shaarawy in apertura e poi c'era il gol annullato a un Cristiano Ronaldo oggi a corrente alternata: il suo fuorigioco, confermato dal Var, era millimetrico. Dopo un'azione pericolosa juventina con Emre Can e l'immediata replica, altrettanto insidiosa, di El Shaarawy, l'ingresso di Cengiz Under al posto di uno spento Kluivert, che regalato troppi palloni agli avversari, accendeva la Roma. Il turco rendeva la vita difficile alla svogliata difesa bianconera, poi passava a Florenzi un pallone con cui il capitano trovava al 34' l'uno-due vincente con Dzeko. Anche alla fine nel recupero, era lui ad avviare il contropiede micidiale concluso al meglio da Dzeko per il 2-0 che faceva impazzire la il pubblico, quei 51mila che hanno portato più di tre milioni di euro nelle casse romaniste. Così alla fine è stata festa per questa squadra schierata all'inizio dal normalizzatore Ranieri con lo stesso modulo, il 4-3-3 del suo predecessore Di Francesco. Non rimane he provare lo sprint decisivo verso la Champions, magari sperando di recuperare lo Zaniolo visto contro il Porto, che non era quello di stasera.
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