I tifosi viola non scenderanno in piazza come fecero negli anni Novanta per contestare la cessione del proprio idolo Roberto Baggio, alla 'odiata' Juventus. Ma l'addio ormai certo e imminente di Federico Bernardeschi, per trasferirsi al club bianconero, s'annuncia al veleno. Già in questi giorni una rappresentanza della curva Fiesole gli ha dedicato uno striscione di protesta sui cancelli dello stadio Franchi, già ieri a Moena - durante l'amichevole contro il Trento - qualcuno gli ha lanciato cori ironici e oggi, davanti alla tribuna del campo d'allenamento della località trentina, è apparso uno striscione eloquente, rivolto al giovane talento di Carrara, ma anche a Kalinic e Vecino, tutti in procinto di lasciare la Fiorentina, seguendo le orme di Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e dello sloveno Ilicic: 'Berna, Nikola, Vecino, strisciati e ben pagati, come a Firenze mai amati', la scritta dei tifosi. Il clima attorno alla squadra di Stefano Pioli, insomma si sta facendo teso, la tifoseria rumoreggia e anche per questo Bernardeschi, ormai ex figlio di Firenze (in viola milita da quando aveva 10 anni), dopo l'ammiccamento alla Juve e il rifiuto alla proposta di rinnovo della Fiorentina fino al 2021 a 2,5 milioni netti a stagione, con la possibilità di diventarne capitano e uomo-simbolo, non raggiungerà il ritiro precampionato a Moena. Le sue vacanze finiscono oggi, dopo la partecipazione agli Europei Under 21 e una stagione che lo ha consacrato anche in maglia azzurra, ma il giocatore ha inviato un certificato medico - confermato dalla società - con il quale lamenta una gastroenterite acuta che lo costringe a quattro giorni di riposo. Tutto questo mentre la trattativa con la Juve va avanti; anche in queste ore l'agente di Bernardeschi, Beppe Bozzo, ha avuto contatti con il club bianconero pronto a offrire al suo assistito un ingaggio più alto e soprattutto prospettive di carriera ben diverse. La Fiorentina, preso atto del rifiuto di rinnovare del giocatore, ha fissato da tempo il prezzo: 40 milioni, più bonus. Firenze non scenderà in piazza per lui, i tempi son cambiati, e poi c'è Federico Chiesa, assurto a nuovo simbolo viola. Quello di 'Berna', comunque, sarà ugualmente un addio al veleno.
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