CALCIO. Toro teso, Cairo "nessun dramma, anno positivo"

Aria pesante al Torino, in un finale di stagione che ha dispensato delusioni e figuracce, mugugni all'interno della squadra e malumore tra i tifosi. Il ritiro dopo lo 0-5 con il Napoli non ha dato gli esiti auspicati da Sinisa Mihajlovic e la prova arrendevole e senza mordente a Marassi sotto certi aspetti è stata ancora peggiore. Il presidente granata Urbano Cairo minimizza: "Dopo il derby abbiamo un po' mollato, quando mancano le motivazioni può succedere. Non drammatizzerei, alcuni episodi non ci sono piaciuti ma vanno contestualizzati in una stagione che è stata pur sempre positiva. E non abbiamo mai parlato d'Europa: non era l'obiettivo di questo primo anno".

Cairo assicura che andrà avanti con Mihajlovic e Belotti: "Per Sinisa la risposta è scontata: ha un contratto e siamo contenti di lui. Il suo primo anno al Toro ha dato buoni risultati e riscontri positivi sui giovani lanciati. Quando a Belotti, ripartiremo da lui: non penso che ci saranno squadre che arriveranno a pagare la clausola da 100 milioni di euro".

Niente nuovo ritiro, invece, dopo la deludentissima partita di Genova, anche se Mihajlovic lo aveva annunciato. Il tecnico granata, che l'aveva minacciato se la squadra non si fosse comportata più che bene con il Genoa, ha evidentemente cambiato idea. E questa è forse una spia che rivela quanto il clima all'interno dello spogliatoio sia carico di tensioni. Proprio nel corso del ritiro della settimana scorsa ci sarebbe stato uno scambio di opinioni molto vivaci tra Mihajlovic e alcuni giocatori.

Di sicuro, la squadra ha dimostrato di non seguire più il tecnico ed il finale di stagione ha deluso molto anche Belotti, da 5 giornate fermo a 25 gol e scavalcato da Dzeko e Mertens.

Per il mondo granata, sarà comunque una settimana importante, con la 'due giorni' per la riapertura dello storico stadio Filadelfia, mercoledì e giovedì.