TORINO. Da Valdifiori a De Silvestri, sogna Toro volti nuovi

Quattro novità che hanno cambiato il volto del Torino, quattro innesti di qualità chiesti da Mihajlovic per ambire alla corsa europea. Tempo di presentazioni per i difensori De Silvestri, Rossettini, Castan e per il regista Valdifiori, acquisti estivi che hanno impreziosito il mercato granata.

"Sarà il campo a dire se la campagna acquisti è stata buona", tiene il profilo basso il ds Gianluca Petrachi, che dopo avere ingaggiato mister Mihajlovic ha fatto cambiare pelle al Toro.

"Ha una visione diversa da quella di Ventura - spiega il dirigente - ho cercato di metterlo in condizione di usare al meglio il suo modo di essere e di intendere il calcio".

Ecco allora i nuovi volti, come Valdifiori, a lungo inseguito dal club e arrivato sul gong. "Ho lasciato Napoli e la Champions per abbracciare un progetto importante", dice il centrocampista, che domenica dovrebbe debuttare contro l'Atalanta.

Hanno già indossato la maglia granata, invece, i tre nuovi difensori, presi col difficile compito di rimpiazzare capitan Glik e Maksimovic, accusato dal ds Petrachi di avere avuto una "caduta di stile" verso i tifosi granata per non essersi più presentato agli allenamenti.

Con due assist alla prima allo Stadio Grande Torino, De Silvestri ha giù mostrato le qualità per cui Mihajlovic lo ha fortemente voluto. "Con il mister abbiamo un rapporto schietto, ci troviamo in tante cose - conferma il terzino - questa è una squadra qualitativamente molto valida, ma dovremo poi dimostrarlo sul campo".

Parla di "rinascita" infine Leandro Castan, reduce da un delicato intervento al cervello che lo ha tenuto ai box negli ultimi due anni. Il brasiliano ha scelto il Toro per rilanciarsi dopo avere svolto una parte della preparazione con la Sampdoria.

"Ho voglia di rinascere, i medici mi hanno detto che mi manca solo la continuità. La Samp? Sono dinamiche di mercato, ho detto sì con un allenatore poi è arrivato un altro. Per fortuna sono a Torino - conclude - e sono contento di essere qua...".