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CALCIO. Azzurri: Ventura, "mi sento assolutamente allenatore"

CALCIO. Azzurri: Ventura, "mi sento assolutamente allenatore"

Giampiero Ventura

"Sono d'accordo con Conte, anch'io mi sento assolutamente allenatore e non un selezionatore, quest'ultimo ha un approccio diverso al calcio e al proprio lavoro". Lo ha detto Giampiero Ventura, ct degli azzurri, nel primo giorno di raduno a Coverciano.

"Per mia fortuna ho sempre lavorato - ha continuato, sorridendo il neoct - ma stavolta sono stato lontano da un campo di gioco per due-tre mesi e non mi era mai accaduto, mi è mancato moltissimo stare in campo, non vedevo l'ora di tornarci, ho pianto nel rimetterci piede".

Prima di cominciare, Ventura ha ricevuto una telefonata di auguri da parte del predecessore: "Ci eravamo già sentiti con Conte, ma mi ha chiamato anche oggi, parla un inglese perfetto, mi ha fatto gli auguri di buon lavoro, è stato un gesto carino".

Giampiero Ventura ha appena iniziato il lavoro di ct della Nazionale e subito spiazza tutti: "Non farò gli stage". Da sempre questi sono stati oggetto di discussione, in passato, tra i vari ct e i club, Ventura specifica: "Vorrei organizzare raduni con tutti quei giocatori che adesso non sono qui e non fanno parte del mio modulo, il 3-5-2. Mi riferisco a elementi come El Shaarawy che a Euro 2016 c'era, ma anche a Berardi: lui si è infortunato ma, finché il modulo sarà questo, gli esterni offensivi troveranno difficoltà di collocazione". Di questi raduni, almeno tre a stagione, di cui uno già nel 2016, Ventura ha già parlato con la Figc ("aspetto di conoscere le date precise") e con tutte le società alle quali ha fatto visita. "Testare giocatori con un nuovo modulo significa trovare delle alternative di gioco. Dalle società ho trovato disponibilità, l'obiettivo è organizzare poi delle amichevoli per questo gruppo 'extra 3-5-2', per poi costruire lo zoccolo futuro della Nazionale".

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