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19 Novembre 2015 - 18:14
Romagnoli
Se il Milan dopo dodici anni è tornato a spendere 25 milioni di euro per un difensore, è per non fallire la qualificazione alla Champions League per la terza volta di fila. "Arrivare al Milan a 20 anni con questa cifra è un bel masso da portarsi dietro, piano piano mi sono ambientato e sto cercando di dare sempre il massimo", ha spiegato Alessio Romagnoli a ridosso del big match con la Juventus, proprio una di quelle occasioni in cui deve brillare per inseguire il suo sogno (la promozione dall'Under 21 alla Nazionale), per far pentire chi non lo ha trattenuto ("alla Roma non mi sentivo parte del progetto") e soprattutto per ripagare la fiducia di chi ha investito così tanto su di lui, perché quello di sabato è uno scontro diretto che può rilanciare le ambizioni rossonere.
"Per diventare la squadra che pensiamo dobbiamo vincere più partite possibile, allungando la striscia positiva sabato contro la Juventus - ha spiegato a Milan Channel il centrale - La Juve ha tanti giocatori di qualità, ma io non temo nessuno. Morata e Dybala sono quelli più pericolosi. Vedo una partita da 50 e 50, dobbiamo imporre il nostro gioco e dare il massimo. La Juve resta sicuramente una delle favorite per lo scudetto. Noi vogliamo arrivare in Champions, il terzo posto è l'obiettivo".
L'avvio disastroso ha messo in pericolo il traguardo, e nonostante i cinque risultati utili di fila, l'ultimo pareggio contro l'Atalanta ha lasciato perplessi molti, a partire dal presidente Silvio Berlusconi. "Tutti ci siamo aiutati, l'inizio è stato duro. E' un progetto nuovo - ha osservato Romagnoli - e sapevamo che era necessario del tempo. Abbiamo lavorato giorno per giorno, con costanza e ora i risultati stanno arrivando. Il mister ci chiede di dare il massimo ogni giorno".
E a Torino Mihajlovic pretende un'intensità ben superiore a quella mostrata con l'Atalanta prima della sosta. Il suo principale dubbio di formazione riguarda il centravanti: Luiz Adriano o Carlos Bacca, che è rientrato in mattinata dagli impegni con la Colombia in Sudamerica e si allenerà con il gruppo solo alla vigilia. Vanno verso la conferma Mbaye Niang e Alessio Cerci, mentre si annuncia una nuova panchina per Keisuke Honda, sempre più in odore di addio. "Non lascerò il Milan per mia volontà - ha chiarito appena rientrato dagli impegni con il Giappone - Sono sbarcato a Milano con determinazione incrollabile e se non mi diranno che non sono gradito non mi muoverò. Non sarò certo io a scappare".
A centrocampo mancheranno gli infortunati Andrea Bertolacci e Nigel De Jong, ma ci sarà Riccardo Montolivo, determinato a regalare un dispiacere all'amico Gianluigi Buffon nella serata in cui festeggerà i vent'anni dall'esordio in Serie A. "Grande Gigi 20 anni da #numeroUno! - ha twittato il capitano rossonero - Sabato però spero di rovinarti la festa...".
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