E' arrivato il momento di far fruttare il riposo, le indicazioni dell'amichevole a Marrakech e i duri allenamenti di Appiano: dopodomani l'Inter ricomincia, in una delle trasferte più difficili: quella allo Juventus Stadium. Per una notte gli occhi saranno tutti puntati su Torino, c'è il derby d'Italia che divide il paese e scatena la passione dei tifosi. Non sarà facile per l'Inter imporsi, ma Kovacic, nonostante la giovane età, in conferenza da Appiano stempera la tensione: "Con i bianconeri si può vincere solo dando il 100 per cento, ma siamo pronti ad affrontarli. Loro insieme alla Roma sono i più forti. Ma noi ci stiamo allenando bene" la carica del croato. Il massimo, per ottenere il massimo. Anche perché l'Inter non può più permettersi passi falsi. Il distacco dai bianconeri, diciotto punti, è impietoso. Quello dal terzo posto, invece, fa ben sperare: la Champions è lontana solo sei lunghezze. E raccogliendo qualche successo si può rilanciare l'intera stagione. Ne è cosciente anche Kovacic: "A Torino può essere il match della svolta, ma un successo con la Juve se perdi con il Genoa non conta nulla - ha aggiunto Kovacic -. Ogni partita vale tre punti. Ovvio che contro Juve e Milan sono gare speciali. Ma dobbiamo trovare continuità di risultati, altrimenti quelle davanti a noi in classifica scappano e noi vogliamo centrare il terzo posto". Ed è proprio la continuità ad essere mancata nell'avvio di stagione nerazzurro. Alti e bassi, figli di grandi scossoni il cui apice è stato il cambio in panchina. Ora con Mancini, però, le idee sono chiare sia in campo, "Facciamo un calcio più offensivo, teniamo palla - ha spiegato il numero 10 dell'Inter -, pressiamo alto e cerchiamo sempre la conclusione", sia sul mercato. Il primo innesto è arrivato, per l'entusiasmo dei tifosi che anche oggi hanno affollato il piazzale di Appiano Gentile, ma Lukas Podolski è solo il primo colpo. Il tedesco, che si è presentato per primo al centro sportivo nonostante non si possa allenare per mancanza del transfert atteso domani mattina, può davvero aiutare la squadra a fare il salto di qualità. Ne è convinto anche Kovacic: "Sono contento che sia arrivato parliamo tedesco e ho capito subito che ha molta personalità. Ci aiuterà perché ha tanta esperienza. Se gli ho già dato qualche consiglio? Semmai è lui che deve consigliare me". Già perché Mancini ha chiaramente voluto un giocatore maturo in grado di guidare i compagni più giovani. In particolare il croato che è perno della squadra e lo sarà anche in futuro. "So che Modric parla bene di me al Real. Ma io qui sto benissimo, sono già in grande club. Siamo vicini al rinnovo e ne sono contento. Con un buon mercato questa squadra può tornare grande". Martedì ci sarà la stretta finale per Shaqiri, mentre si aspetta un cenno dalla Fifa per sapere se Diarra è effettivamente uno svincolato. Le mosse nella scacchiera di Ausilio sono appena iniziate, l'Inter vuole rinforzarsi per arrivare in Champions.
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