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09 Maggio 2014 - 10:38
Nervi tesissimi al termine del Consiglio Comunale, mercoledì sera. Chiusi i lavori, il Sindaco Fabrizio Pen ha lasciato spazio ai saluti, trattandosi dell'ultima seduta (il 25 maggio si andrà al voto). Ma il momento ha rischiato di degenerare in rissa, con l'Assessore Paolo Mosciatti che ha puntato il dito contro la sua Giunta ed ha, soprattutto, accusato il consigliere di maggioranza Isidoro Archimede di essere un voltagabbana e di aver partecipato ad una riunione a San Benigno, con lui e Ferruccio Massa, per architettare la formazione della terza lista (presente a queste elezioni con il candidato Sindaco Mauro Vittone), salvo poi tirarsi indietro.
Archimede prima è uscito dall'aula in segno di disgusto, seguito da una larga fetta della maggioranza compresa il Vicesindaco e candidata come successore di Pen, Paola Forneris, poi è sbottato. "Me ne sono andato quando ho saputo che avreste manovrato quel ragazzo" è esploso Archimede riferendosi a quel Vittone ancora adesso seduto nei banchi della minoranza, al fianco del capogruppo Giancarlo Giovannini (e anch'esso candidato alle elezioni), il quale fino all'ultimo aveva creduto di averlo in lista con lui. Per questo le tre pagine di commiato lette da Mosciatti sono parse a molti una presa in giro.
"L'altra volta – ha esordito Mosciatti – sono uscito dall'aula per esprimere il mio dissenso all'approvazione del bilancio di previsione 2014, che ritengo debba essere compito della prossima amministrazione, e non di questa uscente, poi sono rientrato. Stavolta uscirà e non rientrerò più. Si dice di me che ho spaccato la maggioranza. Confermo. Le incrinature sono cominciate dopo un anno sull'edilizia e sulla settima variante al Piano Regolatore, tre persone si era assentate dalla votazione perchè interessate. Ho fatto battaglie in Giunta, ho anche pensato di dare le dimissioni. Ma il mio ottimismo e la mia consolidata fiducia nei giovani mi ridanno speranza. La cittadinanza si aspetta un rinnovamento che avverrà il 25 maggio".
Indignato Giovannini: "non prendermi in giro – gli ha risposto - : rinnovamento è il simbolo della mia lista". Contrariata Forneris: "carta canta – ha rinfacciato a Mosciatti – e tu non hai mai espresso voto contrario in Giunta. Questa non è la sede per fare campagna elettorale". Poi Vittone ha incalzato, sull'onda di Mosciatti: "in questi cinque anni – ha commentato – sono venuti meno i principi di efficacia, efficienza, economicità, per questo la mia candidatura". Lo ha ripreso Ivan Zaia, collega di minoranza che a questa tornata non ci sarà (la sorella Claudia Zaia sarà in lista con Giovannini): "faccio gli auguri a tutti ma spero – ha affermato rivolto a Vittone – che tu abbia coerenza su quello che è stato il nostro programma di cinque anni fa visto che alcune parole sono già cambiate". Poi Zaia ha invitato Mosciatti a non dare false informazioni ai cittadini. Infine Giuseppe Sireci, sempre della minoranza: "se c'erano problemi sarebbe stato più onesto, da parte di Mosciatti, evidenziarli a subito".
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