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23 Marzo 2015 - 09:35
Perché personale e mezzi comunali si stanno occupando della pulizia di alcune vie private...? Parliamo di via Monviso, dove l'altra settimana, nella mattinata di mercoledì 11 marzo, dalle 8,30 alle 10 i cantonieri, si sono messi a far pulizia. Non una strada pubblica, appunto, ma una via privata, alla cui cura dovrebbe badare il mucchio della famiglie residenti. A pensar male si fa peccato, si dice, ma non è passato inosservato, alla minoranza, il fatto che proprio ad uno di quei numeri civici abiti uno stretto parente dell'Assessore Irene Clemente. Alex Tua, capogruppo della “Lista Civica per la Libertà”, ha preso immediatamente carta e penna ed ha scritto al Sindaco Livio Tola e al Segretario Comunale Raffaella Di Iorio, peraltro munito di fotografie inequivocabili.
"Ad un privato cittadino, che ha chiesto spiegazioni – premette la minoranza consiliare – gli operai hanno risposto: siamo stati mandati dal Comune". Il cittadino, stupito, ha telefonato così, immediatamente, al consigliere Fausto Francisca, chiedendo delucidazioni in merito all’impiego di forze comunali in interventi privati.
Francisca s'è messo al volante e si è recato a verificare di persone, passando da via Baio. Ha atteso che i cantonieri terminassero ed ha messo piedi su via Monviso, ormai lustrata a regola d'arte.
"Ho chiamato gli uffici comunali – sottolinea Francisca -, mi è stato risposto che il responsabile dell’ufficio tecnico manutentivo era in ferie e nessuno all’interno del municipio era a conoscenza di tale fatto". Inutile ricordare che, come ribadisce la minoranza nell'interrogazione, "i lavori pubblici debbano essere realizzati solo su suolo pubblico e, ignorando questa elementare regola che differenzia il privato dal pubblico, si commettano reati".
La minoranza chiede pertanto al Sindaco chi abbia dato l'autorizzazione, di recuperare, da costui, il costo degli operai e della pulizia su suolo privato da chi ha ordinato, e come intenda muoversi per "evitare, in futuro, sperpero di denaro pubblico a favore di privati".
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