BORGO D'ALE. C’è una sola lista: Andorno deve sperare che vadano alle urne almeno mille compaesani

BORGO D’ALE. La lista “Guardiamo avanti” del sindaco uscente Pier Mauro Andorno è l’unica che i borgodalesi troveranno sulla scheda alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. Alla scadenza di sabato scorso, infatti, non hanno presentato liste alternative né gli altri due candidati a sindaco di cinque anni fa, Michelangelo Critto e Anna Ballan, né nessun altro.

In lista con Andorno ci sono Lucia Buffon (insegnante), Irene Bosio (casalinga), Riccardo Verga (imprenditore agricolo), Enrico Citta (imprenditore agricolo), Fiorella Moriano (insegnante in pensione), Gianni Maria Regis (acquaiolo e imprenditore agricolo), Deborah Terranova (dipendente amministrativa), Piero Antonino (dipendente comunale in pensione) e Paolo Drebertelli (imprenditore).

La sfida, ora, è quella di raggiungere il quorum. La legge elettorale prevede infatti che nei Comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, qualora sia stata ammessa una sola lista, siano eletti tutti i candidati compresi nella lista ed il candidato a sindaco collegato, ma a due condizioni:

- la lista abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti;

- il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune.

Qualora non siano raggiunte tali percentuali, l’elezione è nulla, il Comune viene commissariato e vengono indette nuove elezioni.

Borgo d’Ale conta circa 2300 abitanti, e cinque anni fa gli aventi diritto al voto erano 2070. Ora sono un po’ diminuiti, ma per essere rieletto Andorno deve sperare che vadano alle urne almeno mille compaesani. Nel 2016 i votanti furono circa 1400, ma oltre 900 di loro non votarono per Andorno. Bisognerà quindi vedere se il sindaco uscente, che allora raccolse 558 voti (poco più del 38%), riuscirà a convincere ad andare alle urne anche coloro che nella scorsa tornata non votarono per lui.