AGGIORNAMENTI
Cerca
14 Giugno 2021 - 16:26
Anna Roberto
BORGO D’ALE. Un 37enne straniero residente a Vercelli è indagato per la morte della piccola Anna Roberto, la bambina di Tronzano vittima, lo scorso febbraio, di un incidente stradale al bivio per Borgo d’Ale nel quale è stata gravemente ferita anche la sorellina di sei anni.
Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Vercelli ha chiuso le indagini sull’incidente e, secondo le perizie disposte dal sostituto procuratore Carlo Introvigne, sarebbe il guidatore della Mercedes coinvolta nello schianto ad avere la responsabilità dell’accaduto.
L’uomo, indagato per omicidio stradale, avrebbe superato la Punto condotta dalla mamma delle due bimbe, la ciglianese Stefania Boggiatto, in un tratto di strada in cui c’è la linea continua.
In più avrebbe chiuso troppo presto la manovra, probabilmente per aver visto una vettura che si stava immettendo sulla corsia utilizzata per il sorpasso, urtando così la Punto della donna, finita con il muso fuori strada dove ha impattato violentemente.
Lo schianto è stato fatale per la piccola Anna, trasportata in condizioni disperate al Regina Margherita di Torino, dove poi è spirata, e ha causato gravi lesioni alla sorellina, operata più volte dai medici che le hanno salvato la vita.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.