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BORGARO. A Borgaro vogliono vederci chiaro. Mappano Comune: tutti i dubbi..

BORGARO. A Borgaro vogliono vederci chiaro. Mappano Comune: tutti i dubbi..

Tra pochi giorni, esattamente venerdì 27 gennaio, in Regione si terrà la presentazione dello studio economico su Mappano Comune che era stato commissionato dalle municipalità di Caselle, Borgaro e Leini.

La questione legata al nuovo Ente continua a fare discutere, specie dopo che in diverse battute i sindaci di Borgaro e Caselle hanno ammesso il rischio del dissesto economico dei due Comuni a fronte del distaccamento di Mappano.

Per questo motivo, il gruppo di minoranza “Gruppo Latella” vuole vederci chiaro, tant’è che nel prossimo consiglio comunale presenterà una mozione con la quale chiederanno lumi su tutta la vicenda.

“Mappano ha diritto ad essere Comune - spiegano Marco Latella, Cristiana Sciandra ed Alessandro Ferricchio - ma i cittadini di Borgaro, come quelli di Caselle, hanno il dovere di pagare tasse proporzionate e non aumentate per evitare che i loro Comuni vadano in default per colpe non loro. Nel 2012 era stato commissionato uno studio proprio per gli aspetti legati alle finanze di ogni singola municipalità nel caso di distaccamento della frazione di Mappano. Le parole dette da Gambino nel corso dell’ultimo consiglio comunale non possono farci dormire sonni tranquilli. A maggior ragione se i risultati di quello studio arriveranno con cinque anni di ritardo, quando forse gli aspetti sono notevolmente cambiati. E, ancora, perché già nel 2012 non era stata fatta richiesta per un fondo compensativo. E’ l’ennesima dimostrazione del fatto che la maggioranza sta guidando un carro senza sapere dove sta andando”.

Intanto, I “Latellas” vanno oltre: “Siamo certi che la nostra mozione verrà bocciata come tutte le altre. Speriamo però che la maggioranza intraprenda lo stesso questo percorso. E non importa se si prenderanno loro i meriti”.

Anche se la partita non è ancora arrivata ai minuti di recupero, è facile ipotizzare che dopo venerdì 27, Borgaro, Caselle e Leini possano anche studiare “altre mosse”, come un altro ricorso al Tar, proprio per evitare il dissesto.

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