La Guardia di Finanza di Torino ha concluso nei giorni scorsi un’importante operazione nel settore del contrasto agli illeciti in materia di inquinamento ambientale. I “Baschi Verdi” del Gruppo Torino hanno individuato, nel comune di Borgaro Torinese, un capannone industriale in via Piemonte - la ex Lit (Legatoria Italiana) in evidente stato di dismissione utilizzato come discarica non autorizzata. Sul piazzale antistante, esteso per circa 8.000 metri quadri, infatti, erano ben visibili cumuli di rifiuti in evidente stato di abbandono. I finanzieri hanno identificato il proprietario e l’utilizzatore della discarica e, con il costante ausilio di personale dell’A.R.P.A. Piemonte, hanno “caratterizzato” i rifiuti, ovvero determinato il processo da cui gli stessi avevano tratto origine. Tali accertamenti hanno confermato la grave pericolosità dei materiali derivanti, in parte, dall’attività di officina meccanica dedicata alla produzione e rilegatoria di volumi e pubblicazioni. Gli inquirenti, al termine dell’attività, hanno sottoposto a sequestro l’intera area, dove erano stoccati rifiuti speciali e pericolosi per circa 240 tonnellate, gran parte delle quali provenienti da lavori di demolizione. Sono state rinvenute, tra l’altro, lastre in fibra d’amianto, tubi al neon fluorescenti, materiale isolante e plastico altamente infiammabile nonché circa 6.000 kg di prodotti chimici da decontaminare e/o olii esausti. Al momento, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria i due amministratori della società per deposito incontrollato di rifiuti. L’operazione, posta in essere dalle Fiamme Gialle Torinesi, ha consentito di bonificare, in poche settimane, le 8 aree, già oggetto di attività di controllo ed adibite all’illecito stoccaggio di rifiuti anche pericolosi per una quantità superiore a 1.000 tonnellate, site nei Comuni di San Gillio (TO), Givoletto (TO), Candiolo (TO) e Torino addebitando spese, per oltre100.000,00 euro, ai responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria competete evitando così un aggravio per le casse dei vari Comuni. L’attività ha consentito inoltre di contestare e recuperare imposte locali per oltre 15.000 euro relative al mancato pagamento di I.M.U. e I.C.I.. Proseguono gli accertamenti, in concorso con gli Enti competenti, finalizzati alla messa in sicurezza del sito di Borgaro Torinese e alla verifica dell’eventuale contaminazione ambientale causata dallo sversamento dei prodotti.
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