BRUSASCO. Unione del Trincavenna, partenza con "l'intoppo"

C’è chi, come il consigliere comunale di Brusasco Fabrizio Vercelli, in questo inizio con il piede sbagliato, ci vede un presagio funesto per il futuro dell’Unione del Trincavenna. Eh sì, perché al di là delle polemiche che hanno accompagnato l’approvazione dello statuto dell’Unione dei tre comuni, da parte dei rispettivi consigli comunali di Cavagnolo, Brusasco e Brozolo, non ci poteva essere notizia peggiore che l’apprendere che uno dei tre Consigli ha approvato lo statuto sbagliato. Il Comune incappato nell’errore è quello di Brusasco e il qui pro quo è emerso qualche giorno fa, quando dal vicino Municipio di Cavagnolo si sono accorti che lo statuto che i brusaschesi avevano allegato alla delibera di Consiglio era diverso da quello concordato. In pratica, il parlamentino brusaschese un mese fa ha votato sì allo statuto dell’Unione - stilato e modificato insieme agli altri Comuni - ma ha allegato alla delibera di Consiglio la prima bozza dello statuto, non quella definitiva... L’errore sarebbe stato commesso dal segretario comunale di Brusasco e di questo s’è scusato, in Consiglio, il sindaco Franco Cappellino: “Peccato, ma abbiamo ancora il tempo per approvare il testo corretto...”. Di fatto, l’inconveniente non dovrebbe causare grossi ritardi nell’iter per l’entrata in vigore dell’Unione, prevista per il prossimo inverno. Vercelli comunque l’ha presa come chi, di fronte ad una notizia non proprio buona, commenta con un “se il buongiorno si vede dal mattino...”, lasciando intendere che “quest’Unione rischia solo di burocratizzare ancora di più i nostri Comuni. E quest’errore ne è la conferma...”. La svista del segretario ha così costretto gli amministratori brusaschesi a riunirsi, nuovamente, giovedì 7 agosto scorso per approvare lo statuto corretto dell’Unione. E siccome l’approvazione della delibera richiede una maggioranza qualificata, l’amministrazione Cappellino è dovuta essere tutta presente, considerato il voto contrario dell’opposizione di Marco Rigazzi e Fabrizio Vercelli.