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MONTANARO. Frola: "Non svendo i beni della mia città"

MONTANARO. Frola: "Non svendo i beni della mia città"

Marco Frola, sindaco di Montanaro

“Non ho nessuna intenzione di svendere Montanaro”. E ancora: “Io amo il mio paese e voglio solo il meglio per i miei cittadini”. Così Marco Frola, sindaco uscente della città e nuovamente in corsa come candidato per la lista “Uniti per il Cambiamento” ribatte alle voci in circolazione per le vie del centro. I rumors, infatti, accusano il primo cittadino di voler “svendere” i servizi che il paese a pochi chilometri da Chivasso ha ancora da offrire ai suoi cittadini. Come l’asilo nido infantile “Teresa Noce” in via Garibaldi, 89 o, più recentemente, la farmacia comunale in piazza Luigi Massa, 19, entrambi gestiti da Città Futura, società multiservizi di Montanaro. “Ad oggi, a causa della crisi, questa società è in liquidazione”, spiega Frola. “Questo significa che è necessario seguire delle procedure legali precise. Vale a dire la redazione, da parte di un liquidatore nominato, di una relazione contenente gli attivi ed i passivi... Se sono presenti dei beni immobili come nel caso di Città Futura è necessario attuare un piano di liquidazione”. In poche parole, i beni devono essere venduti, attraverso un bando di gara, al miglior offerente. Ma la dichiarazione del primo cittadino uscente prosegue: “È mia premura sottolineare, a quanti hanno messo in giro questa voce, che vendere non significa chiudere l’esercizio commerciale. Nel caso specifico, la farmacia comunale non verrà chiusa. Continuerà ad esistere ma verrà gestita dal soggetto pubblico o privato che si aggiudicherà la gara con la migliore offerta”. Infine, conclude Marco Frola: “Forse, se siamo arrivati a questo, è perché, a svendere Montanaro, sono state le amministrazioni precedenti...".
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