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Cronaca
19 Marzo 2024 - 15:17
Le autorità locali indagano per ricostruire l'accaduto e assicurare i responsabili alla giustizia.
Nella giornata di ieri, lunedì 18 marzo, a Torino, precisamente in via Panizza all'interno del quartiere Mirafiori Nord, si è verificato un grave episodio di violenza che ha visto un uomo di circa 30 anni diventare vittima di un'aggressione. L'individuo, in compagnia di una donna, sul tardo pomeriggio è stato ferito con un'arma da taglio, che si sospetta possa essere un machete. A seguito dell'attacco, il ferito è stato prontamente soccorso e trasferito all'ospedale CTO, dove i medici stanno combattendo per salvare la sua gamba sinistra, gravemente lesionata e a rischio di parziale amputazione. Fortunatamente, non è in pericolo di vita.

Il Centro Traumatologico Ortopedico e di malattie sociali e del lavoro, comunemente noto come CTO, un presidio ospedaliero di Torino, dov'è stata trasportata la vittima.
Le indagini preliminari suggeriscono che l'aggressione sia l'escalation di una lite stradale. Gli aggressori, due uomini, sono fuggiti dalla scena, presumibilmente a bordo di uno scooter. Le autorità locali sono attualmente impegnate nelle indagini per ricostruire l'accaduto e assicurare i responsabili alla giustizia.

Le case popolari di Borgo Cina, a Mirafiori Nord, un quartiere della Circoscrizione 2 di Torino, situato nella periferia sud-ovest della città. Prende il nome dallo storico territorio di Mirafiori.
Secondo le testimonianze, la vicenda ha preso una piega violenta quando l'assalito ha espresso apprezzamenti poco opportuni nei confronti della ragazza dell'aggressore. La vittima, che si trovava su un monopattino elettrico assieme alla compagna, è stata affiancata e successivamente attaccata dai due uomini a bordo di uno scooter, entrambi con il volto coperto da caschi integrali e armati di machete. Dopo aver colpito il giovane con un fendente, gli aggressori si sono dati alla fuga.
Il clamore suscitato dall'aggressione ha allertato i residenti del quartiere, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Un agente, prontamente intervenuto, ha fornito i primi soccorsi alla vittima, limitando l'emorragia, in attesa dell'arrivo degli operatori sanitari.
Questo episodio riaccende i riflettori su un altro caso, avvenuto nel 2022 a Torino, nel quartiere Aurora, dove un giovane di origine marocchina fu arrestato per aver inseguito un altro individuo armato di machete. L'uomo, successivamente rilasciato, aveva dichiarato di essersi difeso da un'aggressione.

Un giovane con il machete insegue un altro ragazzo su Corso Giulio Cesare, a Torino.
Andando a ritroso, nel 2019, un grave episodio di violenza si è verificato a Rivarolo Canavese, dove due individui senza fissa dimora, di 26 e 27 anni, si sono introdotti di notte nel supermercato Pam. Utilizzando un machete e un coltello da macellaio, hanno infranto l'ingresso del negozio, rubando merce e elettrodomestici per oltre 1000 euro. Grazie all'allarme scattato e all'immediato intervento dei carabinieri, richiamati dall'istituto di vigilanza, i due sono stati arrestati mentre tentavano di fuggire con un carrello pieno di refurtiva. Il loro arresto è stato convalidato dal Gip di Ivrea, evidenziando la problematica dell'uso di armi da taglio.

Immagine di un machete, un coltello molto grande, principalmente usato nell'America Latina e in Africa come attrezzo forestale o agricolo per tagliare o sminuzzare, ma anche come arma da mischia (fonde; wikipedia, ultima visita 19 marzo 2024).
In generale, gli episodi di violenza registrati ultimamente a Torino, alcuni dei quali sono culminati nell'uso di machete e altre armi da taglio in assalti e aggressioni, evidenziano un inquietante aumento della delinquenza che trasforma la città in una giungla urbana. Questa sequenza di eventi solleva preoccupazioni sulla sicurezza pubblica, sottolineando un punto fondamentale: non è accettabile che individui si aggirino liberamente armati di coltelli o, ancor peggio, di machete. Tale comportamento non solo minaccia direttamente la sicurezza dei cittadini, ma infrange anche le leggi volte a regolamentarne il possesso. È imperativo implementare politiche efficaci di prevenzione e sicurezza, con l'obiettivo di garantire la pace sociale e ristabilire un ambiente sicuro e civile all'interno del tessuto urbano di Torino e delle sue periferie.
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