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VEROLENGO.Pentenero li chiama a raccolta. Per nulla

VEROLENGO.Pentenero li chiama a raccolta. Per nulla

Gianna Pentenero

Li ha convocati sabato mattina, nel suo ufficio di piazza della Repubblica. Ultimo piano. E ultima spiaggia per cercare di ricucire un rapporto incancrenitosi da quasi un anno ormai. Chissà che cosa s’era messa in testa, Gianna Pentenero, consigliera regionale del Partito Democratico: certamente avrà pensato che rimettere insieme i cocci di un’ex maggioranza allo sbando sarebbe stato tutto sommato possibile, di fronte alla concreta possibilità che il Pd possa perdere per sempre l’amministrazione di un paese qual è Verolengo. Così, sabato mattina, ha chiamato a raccolta da una parte il sindaco Luigi Borasio, il vice Mauro Frola e gli assessori Agostino Viano e Mauro Mazzetti, dall’altra i consiglieri comunali del gruppo dei Responsabili Roberto Giglia e Francesco Mezzo. L’obiettivo era quello di riappacificarli, per farli correre insieme alle prossime elezioni amministrative del paese, visto e considerato che con sei candidati a sindaco ci sono concrete possibilità che l’amministrazione cambi, dopo il 25 maggio. Proprio nel giorno in cui si festeggia la donna, una donna, Gianna, ha pensato di riuscire nell’impresa politica più difficile: tirare le redini e a riprendere il controllo su una situazione del Pd, a Verolengo, disastrata. “Allora, ce la facciamo a mettere da parte quello che è stato?”. La frattura nella maggioranza dello scorso anno ha visto formare, appunto, il gruppo consiliare dei Responsabili in opposizione alla maggioranza del sindaco uscente Borasio. I due gruppi, ricordiamolo, hanno continuato entrambi a far parte e ad avere come punto di riferimento il Pd. A poco più di due mesi dal voto, il tentativo di riconciliare le parti era, francamente, una mission impossibile. Impensabile ricucire di fronte ad un caffè mesi, settimane, di tensioni, litigi, “vaffa” volati in più occasioni a denti stretti tra Borasio e i suoi da una parte, Giglia e i Responsabili dall’altra. E, infatti, alla fine c’è stata una fumata nera. Nerissima. “Il clima non è cambiato né tanto meno l’atteggiamento del sindaco nei nostri confronti: noi ci abbiamo provato a cercare un dialogo, ma...”, commentava, amaro, sabato pomeriggio, Roberto Giglia. Dunque il Pd a Verolengo continuerà ad essere spaccato: Borasio candidato sindaco da una parte, uno tra Giglia, Scarafiotti e Mezzo dall’altra. Con buona pace anche di Gianna.
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