La discussione in Consiglio Comunale relativa al bilancio consuntivo 2021 e la presentazione delle linee generali del nuovo piano regolatore comunale hanno confermato alcune nostre valutazioni. La città trova difficoltà ad elaborare una visione del suo possibile futuro, fatica a manifestare bisogni e proposte concrete e il governo cittadino non riesce ad organizzare la partecipazione. La relazione presentata dal gruppo di professionisti che stanno lavorando al nuovo strumento urbanistico non ha saputo ancorarsi a possibilità di crescita concrete e perseguibili per la nostra città, possibilità che il nuovo piano regolatore dovrebbe favorire e guidare. La visione di un futuro di sviluppo da perseguire avrebbe dovuto essere figlia di un’aggiornata analisi sociale ed economica del nostro territorio e dei contributi di contenuto politico del governo Sertoli, ma ad oggi mancano sia l’analisi che i contributi. Ci auguriamo che le osservazioni protocollate dai cittadini, dalle forze politiche e dai professionisti, possano arricchire il lavoro degli estensori del piano; sarà nostro compito esaminare queste proposte con attenzione. Il nostro gruppo in diversi contesti istituzionali ha sostenuto che, come ben evidenzia il piano di sviluppo per la zona omogenea dell’Eporediese sottoscritto nel 2016 dai Comunie dalla Città Metropolitana,il turismo è una delle principali possibilità di sviluppo del nostro territorio, un territorio con ricchezze naturali e culturali che dispone di una posizione strategica rispetto alle strutture viarie che la collegano a Torino, Milano, Caselle e il nord Europa. E’ noto il grave ritardo dell’offerta turistica dell’eporediese rispetto ad altre aree del Piemonte: mancano posti letto, una diversificazione delle offerte di ospitalità turistica, una viabilità e mezzi pubblici adeguati e una rete dei servizi offerti sufficientemente organizzata e pubblicizzata. Partendo da questa concreta possibilità di sviluppo abbiamo indicato una serie di possibili interventi in diverse aree del territorio comunale, ( zone collinari dei laghi, centro storico, parti coltivate a ridosso della città, area Unesco, recupero di edifici storici) interventi che dovrebbero essere previsti e favoriti dal nuovo piano regolatore. Abbiamo altre idee di sviluppo che continuiamo ad elaborare, sono idee legate alla cultura, ai servizi alle persone e al lavoro, sono valutazioni che stiamo condividendo e arricchendo al fine contribuire alla definizione di obiettivi di crescita, anche demografica, di cui la città necessita. Abbiamo cercato di favorire la partecipazione chiedendo in diverse mozioni di organizzare incontri, tavoli e dibattiti al fine di coinvolgere la città nel lavoro relativo al nuovo piano regolatore, ma non siamo stati ascoltati dall’Amministrazione. Secondo le nostre valutazioni la Giunta comunale si trova in una condizione di debolezza dovuta alle sue divisioni interne,rese manifeste dalle diverse posizioni relative al sito ideale per il nuovo ospedale. La debolezza, oltre che dalle divisioni, è condizionata dalla passività dei gruppi di maggioranza; durante il recente dibattito in Consiglio Comunale relativo al bilancio consuntivo del 2021 i Consiglieri che supportano il governo Sertoli non hanno contribuito al confronto e non hanno motivato le loro posizioni. Ci chiediamo come sia possibile questa inerzia dei Gruppi di maggioranza in Consiglio e quale contributo reale portino in termini di idee e proposte all’operato dell’Amministrazione considerato che il loro ruolo nelle Commissioni risulta marginale e passivo. Quindi la giunta, divisa, non supportata dal lavoro dei gruppi e incapace di aprirsi alla partecipazione e al contributi delle minoranze,si trova a fine mandato ad affrontare lavori impegnativi e importanti per la città senza forza e strumenti adeguati; ci riferiamo al percorso di elaborazione del piano regolatore, all’istituzione del parco dei cinque laghi, alla realizzazione dei progetti finanziabili dal PNRR. Vogliamo riconoscere i meriti degli Uffici e di alcuni Assessori, sono importanti i bandi che Ivrea ha vinto, sono quasi venti milioni che il governo centrale potrebbe corrispondere per i diversi progetti di rigenerazione urbana, ma crediamo che questi fondi, essenziali per rilanciare la città, possano risultare inaccessibili per l’impossibilità degli uffici di elaborare progetti adeguati e di seguire i necessari percorsi burocratici nei tempi richiesti. Siamo preoccupati per le limitate possibilità operative dell’Ufficio tecnico che negli anni ha perso professionistitrovandosi oggi in una cronica e pesante mancanza di personale; di contro la mole di lavoro è aumentata a dismisura a causa del moltiplicarsi di pratiche legate ai progetti dei privati stimolati dal superbonus e altri incentivi, dal lavoro impegnativo relativo al nuovo piano regolatore e dai complessi iter amministrativi legati ai progetti di rigenerazione urbana(interventi al castello, recupero del palazzo Giusiana e dei suoi giardini,ripristino della sala La cupola, giardini urbani, progetti nell’area del lago San Michele). Ci sono state riferite da diversi imprenditori difficoltà nella collaborazione con gli uffici, i tempi per ottenere documenti dall’archivio dell’ufficio tecnico sono inspiegabilmente lunghi. L’Amministrazione non può indugiare ulteriormente, è necessario affrontare con urgenza il problemi legati alla mancanza di personale attuando un ragionato piano di assunzioni.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.