Potrebbero esserci nuovi clamorosi sviluppi nel PD calusiese, sviluppi che potrebbero portare a cambiamenti del tutto inattesi. Dopo settimane di apparente calma in cui tutte le divergenze sembravano risolte, sia con l’investitura ufficiale di Danilo Actis Caporale sia con le parole distensive rilasciate da Carla Porretta, segretaria del PD, proprio sulle colonne del nostro giornale, sembra invece che i sostenitori del centrosinistra locale non possano ancora tirare un definitivo sospiro di sollievo. Maria Teresa Savino, infatti, che con la sua proposta di indire le primarie per eleggere il candidato sindaco era stata il motivo del contendere all’interno del partito, è decisa più che mai a chiarire le voci che sono circolate negli ultimi giorni e quello che sarà il suo ruolo in futuro. Molti si sono chiesti se lei non si fosse sentita scavalcata o ignorata dagli altri membri del partito, dal momento che non solo sua proposta non è stata accolta ma, dai più, è stata vista con sospetto e diffidenza. Alcuni ritenevano che questo non fosse altro che un tentativo di minare la coesione interna e di scalzare Actis Caporale, il nome voluto da tutti. Ma questa però, a sentire la Savino stessa, non è affatto la verità: “Le primarie si potevano fare benissimo ed è una grande occasione sprecata. Era un modo per dare al nostro elettorato una sferzata di aria nuova che da troppo tempo ormai si attende. Ci tengo a sottolineare che io ho sempre contestato il metodo e non le persone e che con le primarie non volevo affatto prendere il posto di Danilo, anzi lui ne sarebbe uscito pienamente legittimato e ancora più forte di quanto è già. Ora mi sento amareggiata non nei confronti del mio partito ma nei confronti di chi ha fatto circolare notizie false”. Oltre le dichiarazioni di rito, però, ci potrebbe essere una novità in grado di scuotere dalle fondamenta tutte le certezze avute fin ora: secondo molti Maria Teresa Savino potrebbe staccarsi da “Uniti per Caluso” e creare un gruppo proprio. E a dare credito a questa possibilità ci pensa lei stessa: “Fare una lista non è come bere un bicchiere d’acqua e sono conscia delle responsabilità che comporta. Ultimamente, però, sempre più persone mi hanno chiesto di mettermi a capo di una lista e di partecipare alle prossime amministrative e non posso del tutto escludere questa possibilità”.
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