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11 Gennaio 2022 - 16:18
Dad didattica a distanza
CHIVASSO. Bene, mi sembra che il 2022 sia cominciato alla grande per quanto riguarda la scuola! Da un lato 2000 presidi chiedono a Draghi di rimandare il rientro in presenza di almeno due settimane, dall’altro un sondaggio di Scuola Zoo, il famoso sito degli studenti, rivela che l’80% di essi non vuole tornare il 10 gennaio, per timore dei contagi.
A tutto ciò si aggiunge il caos che si verrà a creare con le cattedre vuote per i docenti sospesi o attualmente contagiati. Insomma, il nuovo Regno dei Divieti e degli Obblighi pare affrontare forse la prima vera crisi di identità. Andrà fino in fondo anche stavolta come un cocciuto cavaliere contro i mulini a vento?
O finalmente si farà un bagno di umiltà e riconoscerà di aver commesso una serie di errori grossolani, di calcoli sbagliati, di evidenti stracciature della nostra Costituzione, come l’Articolo 1 e il 32, per citarne solo due. Qualcuno dovrebbe prendere questi ministri, il loro capo compreso, e, scuotendoli per le spalle, dovrebbe urlargli, dati alla mano, che l’emergenza è finita.
Ci sono è vero tanti contagi, ma per lo più sono raffreddamenti tipici della stagione invernale, perché Omicron, con tutta la buona volontà, non riesce a ripetere la tragedia del 2020.
Alta contagiostà non equivale sempre ad alta letalità, anzi potrebbe essere la volta buona che si raggiunga, in maniera naturale, l’immunità di gregge. Insomma, si potrebbe tornare gradualmente alla normalità con le dovute cautele, invece ecco un altro decreto, forse il terzo in 15 giorni, che sembra un rebus, un puzzle, un rompicapo di positivi, vaccinati e non vaccinati, di numeri ancora una volta messi lì senza scientificità, utili solo a creare caos e a lasciare ancora una volta sulle famiglie, il peso di gestire i propri figli tra scuola e lavoro.
Se dopo due anni, tre dosi e milioni di vaccinati, stiamo ancora a chiedere la DAD, possiamo finalmente mostrare qualche dubbio sulla capacità di gestione della pandemia del governo Draghi? O per quieto vivere dobbiamo dire che sta andando tutto benissimo? Per non parlare del diritto negato agli studenti non vaccinati di prendere l’autobus.
Ancora mi sfugge la motivazione di carattere sanitario, visto che sono gli stessi che poi entreranno in classe con gli altri vaccinati.
La verità è che con divieti e obblighi non si costruisce una società sana, sono nozioni elementari di storia, di filosofia e anche di pedagogia. Infatti in ambito scolastico, un docente che impone la sua volontà, che punisce, discrimina e perseguita chi non segue alla lettera i suoi dettami, non è adeguato al suo ruolo. Ma forse i tempi sono maturi per una presa di coscienza sociale. Chissà, forse sono troppo ottimista?
Intanto per adesso meglio ‘’back to DAD’’ se non si vuole continuare a fare tutto tranne che insegnare in libertà e serenità.
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