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CHIVASSO. Appello di una prof: “O cari colleghi, bruciate i libri”

CHIVASSO. Appello di una prof: “O cari colleghi, bruciate i libri”

Una scena del celebre film Fahrenheit 451 (film 1966)

Chivasso, 10 agosto 2021

O cari colleghi, bruciate i libri!

Una richiesta accorata a tutti i docenti allineati, rispettosi di qualsiasi legge o regolamento, che potranno riprendere il loro lavoro a settembre, non perché di ruolo, non perché sono stati chiamati dal Provveditorato, non per meriti particolari, ma solo ed esclusivamente poiché possessori del Green Pass, per favore raccogliete tutti i vostri libri di testo e strappatene ogni pagina, anzi, per fare prima, BRUCIATELI!

Essi contengono una raccolta di pericolose teorie: la storia del pensiero umano che non è stata ancora controllata e timbrata dal nostro CTS. Questa storia del pensiero umano potrebbe istigare a disobbedire alle attuali restrizioni, a rifiutare il vaccino, a dubitare di ciò che viene scritto su quasi tutti i giornali o predicato in televisione come un mantra ormai dal marzo 2020. Questi libri parlano di diritti conquistati con coraggio e spesso con il sacrificio umano, ossia parlano di libertà, di eguaglianza, di fratellanza, di pace e di giustizia, di inclusione e di tolleranza, di rispetto e di amore universale. Operate anche voi un gesto di coraggio: BRUCIATELI!

La scuola italiana nell'anno scolastico 2021/2022, sarà una scuola in cui, seppur possessori di Carta Verde, voi continuerete a indossare la mascherina, a stare distanziati, a mettere la nota allo studente che osa voltare il capo verso un compagno o che pretende di fare attività fisica senza protezione alle vie respiratorie; sarà una scuola in cui continuerete a misurare la temperatura ogni mattina e ad annotare e segnalare, come bravi segretari di una ASL, ogni colpo di tosse sospetto, ogni mal di pancia, ogni segno di stanchezza da parte dei vostri studenti. Ebbene in una tale scuola-ambulatorio, i libri antecedenti al marzo 2020 potrebbero essere realmente pericolosi per il tranquillo svolgimento delle lezioni, poiché potrebbero far sorgere dei dubbi, ovvero ciò che oggi si chiama ''fake news''.

Quindi ripeto: BRUCIATELI! La loro utilità è terminata con l'arrivo della pandemia e al contempo di un gruppo ristretto di persone, una élite di medici con varie specializzazioni, che regolamenta la nostra vita guardando solo verso un'unica direzione, senza mai ascoltare campane diverse. Quei libri, invece, insegnano proprio il contrario, cioè a fuggire dal pensiero unico per imparare ad analizzare, a confrontare e a criticare tesi diverse, prima di sostenerle o di rifiutarle.

Essi insegnano valori ormai sepolti, quei valori che proprio noi insegnanti eravamo fieri di trasmettere e che invece voi, che avete ceduto alla psicosi di massa e ora al ricatto di agosto, state silenziosamente rinnegando. Sapere che il vostro, il nostro governo minaccia di togliere lo stipendio a una minoranza di insegnanti solo perché si rifiutano di vaccinarsi o di tamponarsi ogni due giorni a spese loro e considerarlo normale o persino giusto, mi fa dubitare della vostra capacità di analizzare il presente e di distinguere un invito da un ricatto. Se pensate di essere salvi perché avete ceduto al ricatto, vi sbagliate, ma non sono io a dirlo, lo dirà la storia prossima futura.

Dopo un anno e mezzo circa di pandemia, dopo il terrore, dopo i vari lockdown, dopo il caos, dopo l'angosciante incertezza delle regole del giorno dopo, dopo i tamponi, dopo le file chilometriche per il vaccino, insomma, dopo aver accettato di tutto, a settembre vi ritroverete nella stessa identica pantomima dell'anno scorso, con in più i colleghi da sostituire perché ''assenti-ingiustificati'' ovvero non tesserati, le classi da coprire e il conseguente caos, perché lo sapete bene che prima di dicembre molte classi restano scoperte già in una situazione di normalità, quindi immaginate solo tra orari e gestione, il lavoro in più che vi sarà chiesto di fare.

Immaginate infine il primo giorno di scuola: voi in piedi dietro la cattedra, con mascherina e visiera, mani perfettamente igienizzate e davanti a voi, seduti, come bravi soldatini i vostri studenti mascherati e ben distanziati. Dopo il controllo quotidiano della temperatura e lo sguardo rapido al banco dell'alunno assente perché maggiorenne e non tesserato - in tempi precedenti al covid si sarebbe detto: privato del suo diritto allo studio -, ebbene restate in silenzio per un po' e guardatevi l'un l'altro negli occhi, gli occhi che sono lo specchio dell'anima e con estrema sincerità, se ancora ne siete capaci, chiedetevi: ma ne è davvero valsa la pena?

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