Giuseppe Stocco, Maria Paola Tripoli, Renato Dutto, Paolo Rota, Pietro Nolli e Giulia Menchetti
Proseguono le lezioni del corso per volontari della “Spesa Solidale”, un progetto contro le povertà che, grazie alla vincita di un bando regionale per il Terzo Settore, ha ricevuto i fondi per poter aiutare ancora più persone bisognose, ma anche per poter fare formazione ai suoi volontari. Venerdì 18 giugno si è svolta la quarta lezione e anche in questa occasione si è visto Giuseppe Stocco come moderatore dell’evento; relatori, invece, la Professoressa Maria Paola Tripoli, Presidente di “Orizzonti di Vita Piemonte” e il Dottor Paolo Rava, commercialista e formatore “VOL.TO” La Professoressa Tripoli ha parlato della “Ricerca-azione e sviluppo di un progetto”, e ha esordito spiegando come il volontariato abbia un ruolo formativo ed educativo formidabile, e di come rappresenti un arricchimento sociale. Lo ha paragonato ad una scuola di partecipazione, di democrazia e di solidarietà. Un’attività che permette di capire cosa sia davvero necessario al giorno d’oggi e il cibo è una di queste cose. Ma non solo, ha definito il volontariato anche un’espressione di creatività dove nascono un sacco di idee per aiutare il prossimo e le idee vengono in mente frequentando il bisogno. La Professoressa ha, inoltre, spiegato quanto il chiedere costi una fatica enorme, mentre il dare regali una felicità immensa. “Chi riceve si sente spesso mortificato e noi volontari dobbiamo cercare di fare in modo che non succeda. Dare dignità all’altro rappresenta sia un impegno che un percorso. Quando approcciamo con una persona dobbiamo tenere in considerazione la dimensione fisica, spirituale, emotiva e culturale” ha affermato. Ha voluto, poi, soffermarsi sul fatto che il volontariato richieda una formazione, perché non è improvvisazione e neanche un modo per passare il tempo libero. Ha alla sua base una forte motivazione e non è volontarismo. Il volontariato, inoltre, si fa gratis, nel senso che non ci si fa pagare, non ci si fa condizionare dai pregiudizi e non si hanno secondi fini. “Un altro aspetto base del volontariato è la collaborazione fra associazioni, ma anche l’avere chiaro in testa che queste non sono divise in piccole e grandi perché sono tutte grandi, dato che è grande ciò che fanno. Ognuna ha una sua ricchezza e specificità e farsi concorrenza non è mai buono. Il volontariato ha una base di valori comuni e poi ci sono vari ambiti e sezioni specifiche, ma quando si tratta della persona non bisogna fare differenza fra sanità, assistenza, cultura ecc - ha spiegato la Professoressa Maria Paola Tripoli -. Inoltre bisogna essere consapevoli del fatto che il volontariato fa da ponte fra territorio, persone e istituzioni, perché noi volontari vediamo direttamente i problemi dato che li abbiamo di fronte e di fianco”. Ha poi concluso spiegando che è sì importante la formazione specifica, non non lo è meno l’essere attenti verso chi ci sta di fronte, il saper intrattenere e fare conversazione, il saper ascoltare, il saper lavorare in gruppo, perché queste sono le basi. Ha poi preso la parola il Dottor Paolo Rota per spiegare la “Gestione economica di un progetto”. Ha affrontato un argomento pratico, ovvero quello del denaro e del far quadrare i conti. Ha iniziato dicendo che per un’associazione è fondamentale avere il conto corrente, che serve per far transitare tutto lì e garantire la trasparenza verso l’interno e l’esterno dell’associazione. Deve esserci sopra la firma del Presidente, ma anche di una/ due altre persone per tenere sotto controllo il tutto e far funzionare le cose. In particolare, il conto corrente, è molto importante per rendicontare agli enti pubblici e per avere i contributi. Sono poche le regole per le associazioni, ma vanno seguite e servono per comportarsi tutti alla stessa maniera ed evitare che qualcuno se ne approfitti. Ha poi aggiunto che sono fondamentali le fatture e che tutti gli acquisti, beni o servizi che siano, devono essere giustificati con esse, visto che permettono di identificare con certezza che è l’associazione ad aver comprato, che c’è un venditore, che c’è una qualità e quantità. Importante è poi il bilancio che va approvato a fine anno, poiché la rendicontazione va sempre fatta. “La contabilità qualcuno deve farla per forza e sotto i 220000 euro di entrate è in forma libera, di prima nota, mentre al di sopra diventa quella ordinaria, in partita doppia. In caso di problemi, se manca qualcosa ne risponde il Presidente dell’associazione - ha affermato il Dottor Rota -. Non c’è un unico modo di fare le cose, si possono trovare diversi modi che funzionano, l’importante è che siano regolari e sistematici”. Fra gli elementi fondamentali per un’associazione ha poi aggiunto i verbali di assemblea, il libro dei soci e il registro dei volontari, ricordando che quest’ultimo va obbligatoriamente vidimato dal notaio o dal segretario comunale poiché senza vidimazione, in caso di sinistri, l’assicurazione non paga. “Ci tengo a precisare che il libro dei soci e il registro dei volontari sono due cose diverse, perché in alcune associazioni ci sono coloro che sono soci ma non fanno i volontari” ha spiegato. Una lezione interessante, che ha suscitato interesse e parecchie domande fatte dai corsisti. Ora l’appuntamento è per il 25 giugno, sempre in via Bonacini 23, alle ore 17.30, per la lezione conclusiva del corso alla fine della quale verranno consegnati gli attestati di partecipazione.
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