MONTANARO. Lutto per l'alpino Mario Baro, si è spento a soli 63 anni I papà, quei giganti buoni, dalle spalle grandi e le mani importanti…Sì proprio loro, quelli che ci insegnano a camminare, che ci guidano passo dopo passo e che rappresentano un esempio di vita con i loro valori e i loro principi. Era un papà così, Mario Fulvio Baro, 63 anni, un uomo d’altri tempi, un marito innamorato della sua Laura, un nonno speciale e un grande lavoratore, che solo due settimane fa, il 6 settembre, ha salutato i suoi cari per l’ultima volta. Montanarese doc, secondo di tre figli di una famiglia di agricoltori e allevatori, dopo la perdita del papà Giovanni, decide di portare avanti le redini dell’azienda agricola, lavorando i campi ed allevando il bestiame. Ed è così che inizia a percorrere il suo cammino. Un percorso fatto di amore e di sacrificio insieme alla sua adorata Laura, che dopo un lungo corteggiamento, finalmente sposa, mettendo un accento alla loro felicità con la nascita dei figli Giulia e Lorenzo. Fiero della sua divisa da alpino, Mario partecipava con orgoglio anche a tutti i raduni dei suoi commilitoni, diventati amici negli anni, dopo aver condiviso nel 1977 il servizio militare presso la caserma Testafuochi di Aosta. “La devozione nell’essere alpino l’ha portata dentro per tutta la vita - racconta emozionata la figlia Giulia – Lo dimostrano anche le tante lettere emozionanti tra lui e la mia mamma Laura, che durante il periodo del servizio militare si scambiavano e in cui si narravano il loro amore… Una in particolare in cui mio papà scriveva alla mia mamma che un giorno sarebbe arrivata l’ultima alba e che da lì, sarebbero rimasti per sempre insieme. Leggerla ora che entrambi non ci sono più... È commovente, ma spero davvero che possano essere insieme in un mondo migliore”. Un amore con la A maiuscola quello tra Mario e Laura, che tra lavoro e famiglia, si fa sempre più solido e forte nel tempo, fino a quel marzo del 2018, in cui purtroppo la leucemia, dopo anni di cure e di battaglia, gliela porta via per sempre. Un duro colpo questo, che stravolge profondamente la vita di Mario. Ma nonostante tutto cerca ancora di reagire, accudendo la madre anziana e facendosi forza anche per i suoi figli e per i suoi nipoti Luca e Andrea. A giugno però la triste notizia, la malattia e la volontà di trascorrere gli ultimi mesi con la sua famiglia, quella che amava profondamente e che aveva costruito con dedizione con la sua amata. E poi quel 6 settembre e quel vuoto grande lasciato da Mario. Lui che era un padre amorevole. Lui che accompagnava i suoi nipoti agli allenamenti di calcio. Lui che cucinava i piatti più buoni del mondo per le occasioni speciali. Lui che nella sua semplicità, era sempre presente per tutti. Non si sa cosa esattamente ci sia dopo la morte, cosa ci si debba aspettare…Ma è certo che Mario ora in qualche modo, abbia preso per mano la sua Laurina ed insieme stiano nuovamente sorridendo.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.