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21 Settembre 2020 - 14:33
Lo scorso sabato, nella splendida cornice della Chiesa degli Angeli, è stato presentato il nuovo libro di Maria Cicconetti e Gino Angelo Torchio dal titolo “Mani che curano. La pranoterapia nella mia vita”. Buon successo di pubblico per questo evento nel quale, oltre agli autori e all’editore Stefano Termanini, sono intervenuti anche Tiziana Siragusa (Assessore alla Cultura di Chivasso), Alessandro Bena (analista finanziario e past president ‘UILDM’), Andrea Careggio (psicoterapeuta) e Nicola Vinassa (medico ortopedico).
I nostri concittadini, scrittori oramai affermati, questa volta hanno deciso di collaborare nella realizzazione dell’opera e durante questa presentazione hanno spiegato come è nata l’idea del libro, di quali argomenti tratta e in che modo e non hanno mancato di rispondere alle domande dei più curiosi.
“Questo non è un manuale sulla pranoterapia e neanche un’opera sulle medicine alternative. E’ un saggio, un racconto, una collezione di testimonianze volte a far riflettere il lettore. L’opera ruota attorno alla mia figura e a quelle delle persone che ho incontrato nel mio percorso di vita - ha spiegato la Cicconetti -. Ci sono cose che si vedono e che si toccano ed altre che non si vedono e non si toccano, ma che molto spesso sono più importanti delle prime. Non è un testo scritto con l’intento di convincere gli scettici… ognuno, dopo aver letto il libro, potrà scegliere quale posizione avere al riguardo e avrà la possibilità di deciderlo in maniera più consapevole. Mi sono sentita in dovere di raccontare il mio lavoro di antropopranoterapeuta” afferma. Il libro è diviso in due parti: una iniziale più autobiografica, dove si racconta come Maria ha scoperto il suo dono e l’uso che ne ha fatto. Nella seconda parte vi sono le testimonianze dirette dei pazienti. L’opera si conclude poi con un giudizio finale e riepilogativo sulla pranoterapia, scritto dal dottor Torchio. “Conoscevo la pranoterapia ma non me ne sono mai interessato - ha affermato il dottore -. Sono felice di aver intrapreso questo percorso con Maria. Ho consolidato la mia personale convinzione che ciò che non appare esiste. Il principale desiderio di Maria è far conoscere l’effettiva potenzialità di questa bioenergia, posseduta da chi ne è predisposto, e la raccolta di testimonianze è un rafforzativo a favore di questa tesi”.
Un testo indubbiamente interessante, sia per chi ci crede che per chi no. Un’opera che suscita dibattito e curiosità in chi si avvicina a questi argomenti. Un libro da leggere.
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