AGGIORNAMENTI
Cerca
18 Luglio 2020 - 19:00
Anche il mondo dell’estetica, della bellezza si è dovuto fermare per il lockdown causato dal Coronavirus. Abbiamo incontrato Franca Arcuri, estetista e titolare di “Beauty Franca” di via dell’Asilo 5, per capire cosa è successo, come sono andate le cose e come vanno ora per chi fa il suo mestiere.
“Appena ho saputo della situazione a cui andavamo incontro e che ci avrebbero fatti chiudere sono rimasta spiazzata, non pensavo saremmo arrivati a qualcosa di così estremo - comincia a raccontare - . Avevo appuntamenti già presi, gli ho annullati e ho chiuso il negozio. E’ stata dura, è il mio lavoro, il mio stipendio arriva da lì, così come quello di chi collabora con me. Inoltre il non sapere quando avremmo riaperto rendeva la situazione ancora più ansiogena - ci confida -. Piano piano mi sono un po’ tranquillizzata, ho fatto un lavoro su me stessa e mi sono detta che eravamo tutti nella stessa situazione e che avremmo dovuto cercare di andare avanti e fare in modo di vivere il più serenamente possibile. Così ho fatto, nonostante le preoccupazioni e i pagamenti che comunque restavano da fare. Anche stare chiusi in casa tutto il giorno, tutti i giorni, non è stato facile. Dopo le prime settimane di pensieri negativi mi sono adattata e mi sono fatta forza, perché non bisognava mollare”.
Passano i giorni e le estetiste restano fra le ultime categorie a poter riaprire. “Non ho riaperto nell’immediato, non sarebbe stato possibile farlo dall’oggi al domani, subito dopo il nuovo decreto del Premier Conte. Non ero pronta e ho aperto una settimana dopo per avere il tempo di organizzarmi nel modo giusto e attenermi ai protocolli di sicurezza - spiega Franca -. Durante il lockdown i miei clienti mi chiamavano, ho realizzato dei video per loro per tenerli informati e dargli consigli, gli ho venduto qualche prodotto che gli serviva. Sono clienti affezionati che vengono in negozio da anni e che a me ci tengono... ne sono davvero felice e gliene sono grata. E’ bello vedere che la passione per il proprio lavoro e l’impegno ripagano - racconta -. Quando ho riaperto avevo già parecchi di loro prenotati, abbiamo lavorato bene, mi sono un po’ ripresa e tirata su di morale, anche se il fatturato perso durante il lockdown non è stato comunque recuperato. Ma ho lavorato e lavoro, quindi mi ritengo fortunata. C’è chi ha paura, alcuni clienti non si fidano ancora ad uscire, ognuno ha la sua idea su questa situazione, c’è chi è più tranquillo e chi meno. Cercherò di andare avanti meglio che posso e mi auguro che vada tutto per il meglio per tutti noi. Ho timore per l’autunno e l’inverno, spero non ci sia una nuova ondata di contagi, vorrei che si potesse tornare a vivere il più normalmente possibile e che ci fosse lavoro per tutti”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.