Passano gli anni. Cambiano le amministrazioni comunali. Si alternano sindaci e commissari straordinari. Ma l’unica cosa che non cambia è lo stato di abbandono di Corona Verde.
Quel “gioiellino”, come era stato definito ai tempi di Nicola Pollari, il sindaco che aveva avuto l’onore di tagliare il nastro e di donare alla città un nuovo polmone verde, molto particolare e dal grande avvenire. Almeno sulla carta. Purtroppo, però, dal 5 giugno 2008, giorno d’inaugurazione, a oggi, la situazione è drammaticamente precipitata.
Quel parco che da via San Marchese porta fino a viale Roma, ora è un ricettacolo di immondizia, degrado, opere incompiute. Insomma, un pessimo biglietto da visita. Dove i tagli dell’erba, mal fatti e in certe parti inutili, sono la degna ciliegina di una torta brutta a vedersi e decisamente immangiabile. Perché oggi, in pochi frequentano quel parco. L’erba è troppo alta per poter andare in bicicletta o per correre. I percorsi ginnici sono vandalizzati, rovinati. Stesso discorso per i giochi per i bambini. Una mancanza di manutenzione che va avanti dai governi Catania e Falcone e che si palesa su come siano ridotte le staccionate in legno, divelte, bruciate, spaccate, marcite perché non trattate a regola d’arte. Per non parlare del canale stesso, dove quasi ogni giorno si possono notare bidoni della raccolta differenziata, cestini, rami, transenne in metallo che viaggiano da una parte all’altra delle sponde del Ceronda, gettati in acqua da qualche teppista o da qualche “nemico” dell’ambiente.E tra impianti d’illuminazione sempre accesi, panchine divelte, buche, i resti delle cave andate via nel corso degli ultimi anni, ecco arrivare al “peggio del peggio”. Ovvero i lavori non conclusi per la mini centrale idroelettrica, partiti nell’aprile del 2018 e oggi cattedrale nel deserto. Con pezzi di polistirolo che servivano in area di cantiere che sono stati presi e sbriciolati da qualche vandalo, non sapendo che ci vogliono anni e anni prima che il polistirolo degradi. “Un degrado che non deve più fare parte di Venaria. In futuro, Corona Verde dovrà tornare ad essere popolato dalle famiglie, dai bambini, dagli amanti del fitness. E le associazioni dovranno avere un ruolo cardine in questa nuova era del parco. La Corona Verde rappresenta un’importante via per il traffico pedonale e per chi transita in bici. Una maggior cura dei percorsi è fondamentale per promuovere l’utilizzo di questa area per favorire una mobilità sempre più sostenibile, collegandola, però, alla rete urbana e a viale Roma”, commenta la candidata a sindaco Rossana Schillaci.
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