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21 Aprile 2020 - 12:04
Il sindaco di Locana ha risposto in data di ieri 20 aprile, all’interrogazione a risposta scritta che il suo predecessore ed ora consigliere di minoranza Giovanni Bruno Mattiet gli aveva rivolto un mese orsono e precisamente il 20 marzo. In essa si chiedeva quali misure l’amministrazione intendesse assumere per preservare la salute dei dipendenti e della popolazione di fronte all’emergenza Coronavirus. In quel momento non si erano ancora registrati casi di positività di cittadini residenti a Locana ma si parlava con insistenza della possibilità (poi rivelatasi veritiera)che fosse stato contagiato dal Covid-19 un consigliere comunale con residenza a Castellamonte.
Nella risposta, inviata anche – come lo era stata l’interrogazione – al Direttore Generale dell’ASL TO4 Lorenzo Ardissone, al Prefetto Claudio Palomba ed agli organi di stampa, Mauro Peruzzo Cornetto afferma che “nei limiti di quanto reso possibile dall’attuale emergenza sanitaria che vede il Comune di Locana fortemente impegnato e preoccupato, al fine di preservare la salute dei dipendenti dell’ente è stato ideato, tramite flessibilità e lavoro agile, un piano operativo mirato a garantire servizi indifferibili alla collettività”.
Nell’interrogazione si faceva riferimento all’articolo 19 del Regolamento Comunale.
“Per ottemperare a quanto disposto dall’art.19 Comma 5 del Regolamento Comunale – scrive il sindaco - verranno impiegate risorse utili a compiere atti inerenti la pandemia in corso. In merito a quanto richiesto si comunica che è stato applicato quanto disposto dai vari decreti del Presidente del Consiglio e specificatamente da quello dell’8 marzo all’articolo 3, commi 2,3 e 4”.
Si tratta dei compiti di controllo e sorveglianza sui soggetti in quarantena per proteggere sia costoro che la collettività. “Per tutelare la popolazione da possibili contagi – precisa - è stato opportunamente recepito tutto quanto disposto dalle autorità competenti”.
In merito ad “eventuali ulteriori interrogazioni” il sindaco invita poi “al fine di non appesantire gli uffici in un periodo così complesso, di far riferimento a quanto disposto dall’art. 103 del Decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020”.
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