C'era sembrata un'impresa impossibile e, invece, ce l'abbiamo fatta. Chiamatelo pure "miracolo" o impresa eccezionale. Chiamatela come volete ma sappiate che martedì prossimo allegheremo al giornale La Voce una mascherina chirurgica lavabile con trattamento antigoccia del valore di circa 5 euro. Il tutto senza alcun aumento del prezzo del giornale. Come ci siamo riusciti è presto detto. E dobbiamo dire grazie ad una lunga serie di sponsor che vogliamo già fin d'ora ringraziare pubblicamente perchè se lo meritano. E sono i parlamentari Francesca Bonomo (PD), Davide Gariglio (PD), Carlo Giacometto (Forza Italia), Claudia Porchietto (Forza Italia) e Cesare Pianasso (Lega). E sono i consiglieri regionali Andrea Cane (Lega), Gianluca Gavazza (Lega), Alberto Avetta (Pd) e Mauro Salizzoni (PD). Ma poi anche due aziende del territorio: Errecinque e Covind, il Rotary di Settimo, il dottor Silverio Benedetto e il presidente del parco della Mandria, l'avvocato Luigi Chiappero. Le mascherine in cotone, lavabili e riutilizzabili, sono state prodotte in parte (e con un forte sconto) dalla Emmevi Mv Spa di Cuceglio e, gratuitamente, dalla Ci.ti.elle di Giuseppe Lazzarotto con sede a Castiglione Torinese (che ha preferito venisse fatto una donazione al "Banco Opere di Carità del Piemonte e dell’Associazione Maria Madre della Provvidenza Giorgio Valsania Onlus"). Nessun passaggio di denaro tra il giornale e gli sponsor. Le transazioni bancarie (i bonifici per intenderci) sono avvenute tutte alla luce del sole e in trasparenza direttamente con le aziende. Che altro aggiungere se non un sontuoso "grazieeee". Certo, qualcuno, i soliti polemici, potrebbero anche obiettare che chi fa politica non è stato toccato dalla crisi e quindi se lo possono permettere. Quel che possiamo dire noi è che non era così scontato che accettassero e che ci dicessero di "sì" con slancio, peraltro raccontandoci di decine di altre iniziative messe in pista, coscienti loro, forse più di molti altri, di quanto possa, anche una semplice mascherina, scombussolare certi striminziti bilanci famigliari. Per inciso, la domanda è stata rivolta a tutti, ma proprio a tutti i politici che più o meno operano sul territorio. A tutti e di tutti gli schieramenti politici. Quelli che non hanno aderito, evidentemente, è perché ci hanno detto NO o non ci hanno proprio considerati. L'iniziativa si aggiunge alle altre, un po' meno visibili, decise dalla redazione. La prima fa riferimento al sito internet www.giornalelavoce.it che sta pubblicando gran parte delle notizie in forma gratuita per consentire a tutti di stare a casa e rimanere informati. La seconda all'edizione digitale del giornale offerta gratuitamente in abbonamento per un mese. La terza rivolta ai commercianti ai quali abbiamo offerto un banner al costo di un abbonamento al giornale. Tante piccole decisione per dire a tutti voi che noi ci siamo e vogliamo continuare ad esserci. Qui, nonostante i tanti ostacoli, al fianco dei cittadini e dei lettori, quelli che non ci conoscevano e quelli che ci seguono affezionatissimi da ormai più di 20 anni.
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