SETTIMO. Buon Natale

Buon Natale a chi sa ancora sorridere e godere delle cose semplici. Buon Natale a chi si accorge, almeno ogni tanto, del prossimo, soprattutto di chi ha più bisogno… non è necessario andare tanto lontano, basta guardarsi intorno.

Buon Natale a chi non frega la gente profittando della bontà d’animo e dell’ingenuità altrui. Buon Natale a chi non getta la spazzatura per la strada per poi lamentarsi della sporcizia e buon Natale a chi non lascia inutilmente il motore acceso. Buon Natale, insomma, a tutti i buoni cittadini, perché sono tanti coloro che non inzaccherano, non scaraventano e non fanno cagare il cane sul marciapiede, o quantomeno puliscono. Buon Natale anche a chi sporca, valà, per una volta siamo buoni, ma Buon Natale, soprattutto, a chi ci crede veramente e pensa che la felicità di un luogo, di una comunità e della città dipenda da sé stesso prima che dagli altri.

Buon Natale a chi non ha lavoro, perché possa rapidamente rientrare nel giro.

Buon Natale a chi, ogni tanto, si guarda nello specchio, vi trova qualche difettuccio ed evita di pensare che il torto sia sempre soltanto altrui.

Buon Natale ai migranti, non importa se per bisogno o desiderio di cambiare aria e vita.

Buon Natale a chi non vede il Natale soltanto come la festa di un vecchietto con barba bianca e vestito rosso, e quindi buon Natale a Gesù Bambino: del resto è lui che festeggiamo tutti quanti, credenti e non...

Buon Natale a Massimo Del Vago, Elena Piastra e Fabrizio Puppo, in rigoroso ordine alfabetico. Uno dei tre sarà il nostro prossimo sindaco: verrebbe spontaneo dal cuore lo scontato “chi glielo fa fare?”, ma la passione non sempre porta con sé risposte razionali, così ci limitiamo all’augurio.

Buon Natale, infine, a tutti voi che ci leggete e ci date fiducia. E buon Natale a noi che scriviamo, perché tanti altri Natali ancora ci vedano camminare insieme.