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22 Marzo 2018 - 16:10
Diciannovemila euro di bolletta della luce da pagare entro il prossimo 30 marzo. Quando l’ha vista, Mauro Paire, titolare della “Panetteria delle Alpi”, storico laboratorio di via Lanzo a Ceres, non riusciva a crederci.
“Pensavo fosse uno scherzo o che avessi problemi di vista. E invece ho chiamato e mi hanno detto che era tutto vero. Ma non lo trovo logico”.
Eppure a Mauro ogni mese arrivava la bolletta, tra i 1.200 e gli 800 euro: “Adesso quasi sempre da 800 euro, perché si erano accorti che per diverso tempo mi avevano messo l’Iva maggiorata e la stavano stornando un po’ al mese per rientrare della differenza”.
Per Paire, la “colpa” è tutta del nuovo contatore di ultima generazione, che è stato messo fuori dal laboratorio due anni fa.
“Da quella volta non sono mai più venuti a fare i controlli. Mi dissero che non dovevo preoccuparmi, che le letture sarebbero state automatiche. E invece ora mi ritrovo con un conguaglio pauroso”.
Per fortuna, dopo una serie di telefonate intercorse con la società fornitrice dell’energia elettrica, si è arrivati ad una dilazione nel tempo, in 30 mesi, con bollette da circa 600 euro al mese.
“A cui si dovranno sommare quelle ‘normali’ di ogni mese, che sono sempre tra gli 800 e i 1.200 euro. Tra me e mio figlio dovremo fare i salti mortali per ripianare il debito. A me dispiace per questa situazione. La società mi ha detto che dovevo comunicare per tempo i dati, proprio per ovviare a queste situazioni. Ma io ricordo perfettamente le parole dei tecnici quando misero il contatore nuovo. Per una volta che mi fido, mi trovo in questa situazione”.
Enel ricorda come “la comunicazione deve avvenire regolarmente. Il profilo di consumo dell’utente, in questo modo, sarà sempre aggiornato e anche in assenza di una lettura effettiva, saremo in grado di inviare una bolletta il più possibile vicina alle abitudini di consumo”.
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