CASTIGLIONE. Massimiliano ha i pappagalli più belli e premiati del mondo

È nel Commissariato San Donato a Torino, ma per passione è un allevatore di pappagalli e i suoi sono i più belli del mondo.

Massimiliano Erice, 43 anni, ha ottenuto due medaglie d’oro ai Campionati del mondo di ornitologia che si sono svolti dal 15 al 21 gennaio scorso a Cesena.

Un ottimo risultato ottenuto davanti a espositori del Belgio e della Spagna per aver esposto due coppie di “esemplari inseparabili”, pappagallini africani: due maschi, “Agapornis fischeri blu” e due femmine, “Agapornis fischeri cobalto”.

Un traguardo, quello ottenuto a Cesena, che bissa quello del 2017 quando ottenne il titolo di Campione del mondo in Spagna ad Almeria.

Al suo già lungo palmares, sempre nel 2017, si aggiunge anche la vittoria del Campionato italiano a Ercolano più una medaglia d’argento ai Mondiali a Matosignos in Portogallo.

Tesserato per l’associazione ornitologica Chivassese, quella per i pappagallini è per Massimiliano Erice una vera e propria passione che cura da una decina d’anni.

Nel 2008, dopo tanti mesi trascorsi prima a documentarsi e poi a cimentarsi nell’allevamento, si è iscritto alla Federazione ornitologi italiani, che gli ha permesso di diventare allevatore riconosciuto. Una passione trasmessagli dal collega Sovrintendente capo Garrino, già Campione del mondo a Pescara nel 1999.

Ha così iniziato, lavoro permettendo, a gareggiare portando i suoi piccoli volatili su e giù per l’Italia e in tutta Europa.

Nella sua casa di Castiglione Torinese alleva 150 pappagalli e li segue con amore.

Durante il periodo invernale i volatili sono allevati in mansarda, in nidi per la riproduzione; con l’arrivo della bella stagione, invece, li cura nelle voliere in giardino.

“Ho un amore infinito per i pappagalli e li allevo con cibo di prima scelta. Svestiti i panni da poliziotto, dedico loro almeno due ore al giorno senza sottrarre tempo alla mia famiglia, che mi aiuta nelle operazioni di pulizia: mia moglie Emanuela e le mie due figlie Vittoria e Ginevra” racconta entusiasta osservando il suo allevamento, Massimiliano Erice.