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19 Ottobre 2016 - 08:33
Festa davvero bella e partecipata quella di domenica a Caluso, sia come numero di persone presenti che per il livello e l’atmosfera creatasi.
La festa dei Vignolant 2016 è stata un successo, dunque.
Quest’anno, come ricordato sia dal sindaco di Caluso Mariuccia Cena che dal Console della Credenza Vinicola Gianfrancesco Orsolani, con la partecipazione dei Comuni di Barone e di Candia si è chiuso il cerchio delle colline calusiesi coltivate ad Erbaluce. Tantissimi i presenti già al corteo formatosi dopo la benedizione al monumento per arrivare al salone del Teatro Sant’Andrea dove si è tenuta la premiazione. Presenti ovviamente tutti i “vignolant” scelti quest’anno, sia per il miglior vigneto, che per la carriera, che per la bellezza del vigneto nel contesto paesaggistico. Molto incisivo l’intervento di don Loris Cena sempre più calato nel contesto calusiese più genuino e quello di Martina Lombardi, giovane dottoressa dell’Università Cattolica che, presentando i dati di una ricerca fatta dall’Università, ha evidenziato come nel Canavese non manchi nulla rispetto a terre più ricche e vocate turisticamente. Ci sono vigne, castelli, boschi, pascoli, ecc... ecc... . La prestigiosa “Targa Lambert” assegnata ogni anno a chi si è distinto per meriti di promozione e diffusione dell’Erbaluce è andata quest’anno al mazzediese Giuseppe Mila.
Ecco l’elenco di tutti i premiati. Per il miglior vigneto di Erbaluce doc (premio di Maestro Vignolant): Giuseppe Bertolino di Caluso, Giovanni Forneris di Candia, Pietro Lomagno di Orio, Dario Vigliocco di Barone, Gianfranco Mensa di Mazzè.
I premiati alla carriera sono: Renato Bianco di Caluso, Vincenzo Rolfo di Candia, Tommaso Corna di Orio, Luigi Gamerro di Barone, Pierino Morizio di Mazzè ed Enrico Cucco di Vische.
In aggiunta, quest’anno è stato istituito il premio al contesto paesaggistico che va ai conduttori di quei vigneti particolarmente curati che danno un tocco in più alla bellezza del territorio. Si tratta dei vigneti di Ercole Gaia di Mazzè e Giuseppe Amione di Vische.
Gran finale con cena di gala al Mago con più di 180 presenti e dove è stato particolarmente apprezzato il saluto che il vescovo di Ivrea, mons. Edoardo Cerrato, ha portato personalmente, fermandosi a tutti i tavoli, ai vignolant ed agli organizzatori.
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