Ciao Daniele, gigante dal cuore d'oro

L’hanno aspettato sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Giuliano, a Barbania, indossando la maglia del Volley Corio. Quasi come se stesse per iniziare una partita, quasi fossero lì ad aspettare quello che è stato il giocatore più importante, il leader carismatico del gruppo non solo perché era il presidente della società, ma soprattutto perché era un vero trascinatore. Lo chiamavano il “gigante saggio”, quello che con una battuta smorzava la tensione e con una frase detta nel momento giusto riusciva a compattare tutti prima dell'avvio della gara. Lunedì 4 novembre nella palestra di Corio, nel prepartita della sfida con lo Sport Idea, valevole per la prima giornata del campionato Amatori Misto di volley della Uisp, avrebbe dovuto essere una serata come tante. Di sport e di sano agonismo. Ma il destino s’è portato via Daniele Barresi, morto a 39 anni, colpito da un infarto durante il riscaldamento pre-partita. Il secondo, dopo quello di dieci anni prima cui era scampato ma che lo aveva costretto a sottoporsi ad un intervento di angioplastica. Si sarebbe dovuto sposare da lì a pochi mesi, il 19 luglio prossimo, con la sua amata Serena, compagna e collega di lavoro, da cui ha avuto Martina, 7 anni. Giovedì pomeriggio oltre 200 persone si sono stretta al dolore dei famigliari, durante i funerali celebrati da don Diego Goso. Tra i tanti intervenuti, oltre ad una nutrita rappresentanza del Volley Corio, c'erano i colleghi di lavoro della “Torinese Anti Incendi”, con in testa il titolare, Giuseppe Bettas Begalin. Non ci sono parole per spiegare quanto è successo. “Perché stava bene – spiegano, distrutti, alcuni amici – e perché ogni sei mesi effettuava tutti i controlli che gli permettevano di svolgere una vita normale e anche un’attività fisica così”. Nel frattempo, di giorno in giorno, sono aumentati i messaggi di ricordo sulla pagina Facebook di Daniele, da sempre tifoso della Juventus, appassionato di moto ed aranciere al Carnevale di Ivrea.