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31 Dicembre 2025 - 12:26
Legge di Bilancio, via libera a nuove assunzioni per il Parco Gran Paradiso
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso potrà assumere nuovo personale senza dover attendere anni. La svolta arriva con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, votata alla Camera il 30 dicembre, che introduce una deroga decisiva per l’Ente attraverso i commi 864, 865 e 866 dell’articolo 1. Una norma che sblocca immediatamente assunzioni rimaste a lungo congelate.
In concreto, il Parco è autorizzato a inserire sei nuove figure a tempo pieno e indeterminato: cinque unità di personale amministrativo e tecnico – quattro funzionari e un assistente – e un assistente del personale di sorveglianza, in sostituzione delle cessazioni avvenute nel corso del 2025. Un passaggio tutt’altro che scontato, perché aggira un intreccio di norme che, senza questa modifica, avrebbe rinviato tutto di almeno due anni, con ricadute pesanti sull’operatività quotidiana dell’Ente.
Il punto non è solo burocratico. Le nuove assunzioni sono considerate essenziali per garantire le attività di monitoraggio ambientale, la tutela della biodiversità, la gestione del territorio e lo svolgimento dei compiti di ricerca e divulgazione scientifica che fanno del Gran Paradiso uno dei parchi nazionali più rilevanti d’Italia. Senza personale, quei compiti restano sulla carta.
A sottolineare il valore politico e operativo del risultato è il presidente del Parco, Mauro Durbano, che rivendica il lavoro istituzionale svolto negli ultimi mesi: «Teniamo a ringraziare in modo particolare la senatrice Nicoletta Spelgatti, che ha depositato al Senato l’emendamento poi divenuto legge, e l’onorevole Alessandro Giglio Vigna per il supporto e la costante vicinanza nell’intensa interlocuzione istituzionale che ha portato a questo risultato, importantissimo per il buon funzionamento del Parco».
Il ringraziamento si estende anche al livello di governo: «Un sentito ringraziamento va inoltre al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, al sottosegretario Claudio Barbaro e al ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo per l’attenzione e il sostegno dimostrati verso le esigenze operative dell’Ente».
La norma consente inoltre al Parco di procedere senza l’obbligo di mobilità preventiva, permettendo sia lo scorrimento di graduatorie già esistenti sia l’indizione di nuovi concorsi pubblici, sempre nel rispetto delle facoltà assunzionali disponibili. Una scelta che punta a velocizzare i tempi e a evitare nuovi vuoti di organico.
Dietro la tecnica legislativa, il messaggio è chiaro: senza personale non c’è tutela ambientale. E questa volta, almeno per il Gran Paradiso, la politica ha deciso di non rimandare.
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