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Il 2026 si apre con gli asfalti (contati): sei strade e poco più per una Ivrea piena di buche

Affidati i lavori di manutenzione straordinaria: 112 mila euro per rifare alcuni tratti cittadini. Interventi mirati, risorse limitate e tante vie che restano fuori da un vero piano strutturale

Il 2026 si apre con gli asfalti (contati): sei strade e poco più per una Ivrea piena di buche

Il 2026 si apre con gli asfalti (contati): sei strade e poco più per una Ivrea piena di buche

Anno nuovo, cantieri in arrivo a Ivrea. O almeno così promettono le carte. Con un provvedimento dell'ufficio tecnico del 15 dicembre scorso, il Comune ha infatti affidato i lavori di manutenzione straordinaria di alcune strade, dando ufficialmente il via a un intervento che, sulla carta, dovrebbe mettere una toppa – rigorosamente d’asfalto – a una viabilità urbana che da tempo assomiglia più a un percorso a ostacoli che a una rete stradale degna di una città.

L’atto approva il progetto esecutivo e assegna i lavori alla Nordex srl di Ozegna, scelta tramite affidamento diretto, per un importo complessivo di 112.491,72 euro. Una cifra che, letta tutta d’un fiato, può sembrare anche importante, ma che diventa improvvisamente molto più modesta se rapportata allo stato generale delle strade eporediesi, dove buche, rappezzi e avvallamenti non sono più l’eccezione ma la regola. Le risorse arrivano in larga parte dall’avanzo vincolato delle sanzioni del Codice della strada: in pratica, le multe pagate dagli automobilisti tornano sull’asfalto. Almeno in teoria. 

L’elenco è puntuale, quasi chirurgico: Via Chiappussone, Via Cappuccini, Via Di Vittorio, Canton Ferrero, Via del Canale, Via verso l’Anfiteatro. Sei strade, non una di più. Un perimetro ben definito che lascia inevitabilmente fuori decine di altre vie cittadine che avrebbero altrettanto bisogno, se non di più, di un intervento strutturale.

Dal punto di vista tecnico si parla di manutenzione straordinaria: rifacimento degli asfalti, interventi strutturali, messa in sicurezza delle carreggiate. Non semplici rattoppi, assicurano gli uffici. E questo è sicuramente un bene, perché di toppe provvisorie Ivrea ne ha viste fin troppe, spesso durate il tempo di una stagione, se non di una pioggia un po’ più insistente. L’obiettivo dichiarato è migliorare sicurezza e condizioni della viabilità, rispondendo a segnalazioni e proteste che si trascinano da mesi, in alcuni casi da anni.

asfalti

Resta però la sensazione – difficile da scrollarsi di dosso – che si tratti dell’ennesimo intervento “a spizzichi e bocconi”, di quelli utili più a dimostrare che qualcosa si sta facendo che a cambiare davvero il volto delle strade cittadine. Perché Ivrea, questo è il punto, non avrebbe bisogno di sei strade rimesse a nuovo qua e là, ma di un vero piano di investimenti strutturali, capace di affrontare in modo organico una rete viaria logorata dal tempo, dal traffico e da anni di manutenzioni rinviate.

Il 2026, almeno sulla carta, parte quindi con i cantieri. Asfalti nuovi, risorse già impegnate e qualche strada finalmente inserita in un piano di manutenzione straordinaria. Ora la parola passa ai tempi di esecuzione, alla qualità dei lavori e, come sempre, alla prova dei fatti. I cittadini, intanto, prendono nota. E continuano a fare lo slalom.

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