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Ivrea in Azione

Sul nuovo ospedale, e sul casello di San Bernardo, vogliamo dirla qualcosa oppure no?

Sito scelto ma progetto assente: il casello autostradale di San Bernardo non è programmato, regna incertezza su accessibilità, tempi e costi e manca la voce della politica.

Nuovo ospedale di Ivrea: maxi-ribasso del 57,6% e dubbi sulla qualità. Risparmio o rischio?

Nuovo ospedale

La collocazione del nuovo ospedale del Canavese è stata decisa. Questo è un dato acquisito. Quello che invece continua a mancare – ed è un problema serio – è tutto ciò che riguarda la fase progettuale. A oggi non ci sono informazioni ufficiali sui tempi, sui contenuti del progetto, sui costi aggiornati né sulle criticità che inevitabilmente accompagneranno un’opera di questa portata.Nel frattempo è emerso un elemento tutt’altro che marginale: la costruzione del casello autostradale di San Bernardo, più volte richiamata nel dibattito pubblico, è stata messa in discussione e, allo stato attuale, non risulta programmata. Un fatto rilevante, perché proprio su quell’ipotesi si era costruita una parte importante della narrazione sull’accessibilità dell’area scelta per l’ospedale.

Eppure nessuno spiega cosa comporti questa incertezza. Nessuno chiarisce come verrà garantito l’accesso alla struttura senza il casello o, eventualmente, se e quando il casello si farà. Nessuno aggiorna i cittadini sulle conseguenze concrete che tutto questo avrà sulla progettazione.

casello

In questo quadro colpisce il silenzio del Comitato dell’Ospedale del Canavese, ma colpisce ancora di più il silenzio politico. Su un tema così decisivo per il territorio, molte voci che in passato hanno sostenuto determinate scelte oggi evitano di esprimere una posizione chiara, come se il confronto fosse diventato improvvisamente scomodo.

Un atteggiamento che difficilmente può essere archiviato come semplice prudenza. Sembra, piuttosto, il tentativo di rinviare il problema, di non affrontare pubblicamente le contraddizioni emerse e di non assumersi la responsabilità politica di spiegare se i presupposti iniziali reggono ancora.

Il progetto del nuovo ospedale non è un dettaglio tecnico. Riguarda la viabilità, i tempi di percorrenza, l’elisoccorso, la sicurezza idraulica, la bonifica dell’area, la possibilità di espansione futura e costi che nel frattempo continuano a crescere. Su tutto questo, il territorio non riceve risposte.

È vero: l’area è stata scelta. Ora però servono trasparenza e chiarezza sul progetto. Perché un ospedale si può anche costruire senza clamore, ma la fiducia dei cittadini no: quella, una volta persa, non si recupera con il silenzio.

Buon Natale a tutte e tutti.

Ciao!!

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